(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 lug. - In Italia soltanto il
3% della popolazione si dedica regolarmente a una disciplina
sportiva, percentuale che colloca l'Italia in fondo alla
classifica assieme a Grecia e Bulgaria. E' quanto risulta da una
recente ricerca di Eurobarometro sulle abitudini sportive nei
ventisette paesi dell'Unione Europea, riportata da Dica 33. Va
subito detto che dall'indagine, condotta nell'ottobre scorso
attraverso interviste a circa 27 mila cittadini europei, sono
pochi i Paesi che ne escono bene: soltanto in sette nazioni,
infatti, il numero di coloro che fanno sport con assiduita'
supera la meta' della popolazione totale.
L'Italia, come spiegava la nota, non fa una bella figura.
Invece a uscire meglio dalla ricerca sono soprattutto i Paesi del
nord Europa: in Svezia, Finlandia e Danimarca la media di coloro
che praticano sport con serieta' (4 o 5 volte alla settimana) e
con regolarita' (una volta alla settimana) va dal 64 al 72% e
pone i tre paesi saldamente in testa alla classifica. Tuttavia
dall'indagine di Eurobarometro emerge un'Europa incline
all'attivita' fisica: il 40% degli intervistati dichiara di
praticare una disciplina sportiva almeno una volta alla settimana
e, piu' in generale, il 65% afferma di esercitare una qualche
forma di attivita' fisica con la stessa frequenza.
Ovviamente l'eta' influisce in modo sensibile sulle medie: tra i
15 e i 24 anni fa sport almeno una volta alla settimana il 61%
degli europei, tra i 25 e i 39 sono il 44% e tra i 55 e i 69 si
scende al 33%. Anche il genere e' determinante: nella fascia tra
i 15 e i 24 anni i ragazzi che fanno attivita' fisica sono il
71%, tra le ragazze invece la percentuale scende al 50%. Con il
progredire dell'eta', tuttavia, il divario si attenua e nelle
fasce piu' adulte la forbice tende a scomparire.
Altro elemento determinante nella propensione all'attivita'
fisica e' il livello culturale: tra gli europei che hanno cessato
gli studi entro i 15 anni, il 64% dichiara di non praticare
alcuno sport; tra coloro che hanno smesso di studiare superati i
vent'anni, invece, la media scende al 24%. Secondo gli esperti di
Eurobarometro, conclude Dica 33, "poiche' livelli piu' elevati di
educazione sono abitualmente correlati a migliori standard di
vita, i dati suggeriscono che i cittadini europei piu' istruiti
mettono l'attivita' fisica in relazione con la salute e una buona
qualita' di vita".
(Wel/ Dire)