PSICHIATRIA. COME MIGLIORARE I SERVIZI IN OTTO MOSSE
INTEGRAZIONE, ACCESSO ALLE CURE, STRUTTURE PIU' ACCOGLIENTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 lug. - Rafforzare
l'integrazione con gli altri servizi, rimuovere gli ostacoli
all'accesso in caso di emergenza, eliminare il degrado nelle
strutture. Queste solo alcune delle indicazioni emerse dal
"Rapporto Audit civico nell'area della salute mentale: i
cittadini valutano i servizi", presentato questa mattina a Roma
da Cittadinanzattiva. La prima necessita' ravvisata
dall'organizzazione che promuove, tra le altre cose, il Tribunale
del malato e' quella di mettere in rete, grazie all'impegno dei
Dipartimenti di salute mentale (Dsm), servizi sociali, assistenza
agli anziani, distretti scolastici, neuropsichiatria infantile e
consultori, ma anche magistratura, forze dell'ordine e strutture
penitenziarie del territorio. Un secondo punto riguarda poi il
diritto di accesso ai servizi in ogni momento, rafforzando le
misure per garantire interventi di urgenza e di emergenza 24 ore
al giorno, ogni giorno dell'anno. A questo proposito, si legge
nel Rapporto, appare necessario ampliare l'orario di apertura dei
Centri di salute mentale (Csm) adeguandolo al bisogno reale della
popolazione. Sulla base di un Audit civico piu' generale condotto
su 99 Csm emerge anche il bisogno di eliminare il degrado nelle
strutture. Infatti, fatiscenza, scarsa manutenzione e
trascuratezza restituiscono l'immagine di strutture obsolete e
inaccettabili.
Tra le indicazioni di senso piu' generale, l'Audit mette in
evidenza la necessita' di valorizzare le buone pratiche,
sanzionare chi viola i diritti umani, sviluppare le reti del
mutuo aiuto, rafforzare la dimensione territoriale dei servizi e
adottare la "Carta europea dei diritti del malato nei servizi di
salute mentale". In sostanza, si tratta di far conoscere e
riprodurre le esperienze di successo che hanno coinvolto
operatori, dirigenti e organizzazioni di familiari sul fronte
della umanizzazione, sostenibilita' e efficacia della cura. In
molti casi, inoltre, e' possibile assistere a chiari abusi dei
diritti elementari della persona. In numerosi Servizi
psichiatrici di diagnosi e cura - si legge nel Rapporto - le
persone vengono legate, chiuse a chiave e sottoposte a un uso
massiccio di psicofarmaci. Anche sottoporre le persone a
Trattamento sanitario obbligatorio, quando questo non sia
necessario, viene considerato inaccettabile.
Un ulteriore punto riguarda il mutuo aiuto, una realta' attiva in
diversi territori ma che stenta a decollare in molti altri. Per
Cittadinanzattiva, invece, si tratta di "una risorsa vera e
propria del sistema di assistenza, che nelle forme piu' evolute
diventa parte integrante dei sevizi stessi e garanzia di qualita'
e di umanizzazione delle cure". Importante poi anche l'opera di
prevenzione attraverso l'adeguato sviluppo di servizi
territoriali ben integrati con la comunita' e con gli altri
servizi: secondo il Rapporto, infatti, questa misura potrebbe
garantire la riduzione dei ricoveri nelle strutture ospedaliere.
L'adozione della "Carta europea dei diritti del malato nei
servizi di salute mentale" puo' rappresentare, infine, un punto
di riferimento per operatori, utenti, familiari e associazioni.
(Wel/ Dire)
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