I RISULTATI DELLA RICERCA ITALIANA PREMIATA AL CONGRESSO SIN.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 lug. - Dimostrata ex vivo ed
in vitro l'efficacia di un farmaco, il varespladib, nell'inibire
un enzima, la fosfolipasi secretoria A2, coinvolto in numerose
patologie critiche polmonari di neonati e bambini. Le proprieta'
del farmaco identificate in un modello sperimentale potrebbero in
futuro aprire la strada a nuove terapie antiinfiammatorie nelle
patologie respiratorie critiche in eta' pediatrica, come la
malattia delle membrane ialine, la sindrome da aspirazione di
meconio e l'Ards pediatrico (distress respiratorio). È questo il
risultato dello studio condotto all'Universita' Cattolica di Roma
da Daniele De Luca nell'ambito dell'attivita' del dottorato di
ricerca in Biochimica clinica e biologia molecolare clinica e
premiato in occasione del XVI Congresso Nazionale della Societa'
italiana di neonatologia (Sin). In particolare, lo studio
premiato ha avuto come oggetto la valutazione in vitro del
farmaco varespladib, che si e' dimostrato efficace nell'inibire
la fosfolipasi secretoria A2 (sPLA2), il principale enzima del
catabolismo del surfattante e coinvolto nella cascata
infiammatoria e alla base di numerose complicanze polmonari di
neonati e bambini sottoposti a trattamenti di assistenza
respiratoria in fase critica. "Il modello sperimentale impostato
presso il laboratorio di Biologia molecolare clinica del Gemelli
- spiegano i ricercatori - ha permesso di caratterizzare le
diverse proprieta' del farmaco sull'inibizione della sPLA2, oltre
che di studiarne i meccanismi di azione in vitro". Tali
proprieta' potrebbero in futuro essere alla base di possibili
applicazioni terapeutiche su neonati e bambini con particolari
condizioni legate alla sindrome da distress respiratorio, sia su
base infettiva che reattiva. Questi risultati, infatti, se
confermati, potrebbero aprire una nuova strada per l'impiego
locale di questo farmaco nella terapia della patologia
respiratoria critica.
(Pic/ Dire)