(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 lug. - Quattro flash sui
problemi del mondo d'oggi in tema di salute mentale e un "no"
alla riforma della legge Basaglia. E allora si parla della
"mancanza di un vero piano d'azione per individuare i bisogni
emergenti (dalla depressione ai disturbi somatici o degli
anziani) e arrivare a ridefinire i livelli essenziali
d'assistenza, del ritorno alla cronicita' delle malattie, creduta
ormai vinta dalla legge 180/78 che ha portato alla chiusura dei
manicomi, dell'aumento dei trattamenti sanitari obbligatori"
decisi d'autorita'. Sono questi i nodi da sciogliere per il
presidente della Societa' italiana di psichiatria (Sip) Luigi
Ferrannini. "Altrimenti i rischi che si corrono sono un ritorno
all'istituzionalizzazione dei pazienti a discapito dei servizi
territoriali e una diagnosi tipo criminal minds che alimenta la
fabbrica della paura e quell'idea di malattia mentale legata al
tema della sicurezza".
La soluzione sta tutta nel "portare la spesa per i servizi
territoriali di salute mentale dal 5% al 12% del Fondo sanitario
regionale", commenta Ferrannini. Ma servono anche "interventi
precoci, una programmazione a lungo termine che sia allo stesso
tempo uguale su tutto il territorio nazionale ma anche il piu'
possibile personalizzata in base alle caratteristiche del
paziente, nuove figure professionali - a partire dall'universita'
- e una formazione continua per gli operatori sociali e
sanitari", dice il presidente della Societa' italiana di
psichiatria. Sul bisogno di evitare il rischio di
re-istituzionalizzazione dei pazienti e' concorde anche lo
psichiatra Maurizio Bacigalupi, membro della Fondazione Mario
Lugli. "Per la realizzazione di un vero percorso riabilitativo
bisogna passare dalla responsabilita' sanitaria a quella sociale,
passando necessariamente per l'inserimento lavorativo e al
massimo per i gruppi appartamento". Ma e' necessario anche saper
valutare la qualita' nella pratica clinica ed essere in grado di
raggiungere e mantenere la sostenibilita' nella gestione della
salute mentale.
(Wel/ Dire)