'SAREMO COSTRETTI A RIDURRE SCORTE E TAGLIARE IL PERSONALE'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 giu. - Al governo e alla
commissione Bilancio del Senato, che in queste ore sta valutando
gli emendamenti alla manovra finanziaria, Federfarma e Assofarm
rinnovano la richiesta di considerare l'esigenza di ridistribuire
sull'intera filiera (industria, grossista, farmacia) in modo piu'
equo l'onere previsto per il comparto farmaceutico.
Attualmente, spiegano le due associazioni di categoria, tale
onere, pari complessivamente a 600 milioni di euro l'anno, grava
per oltre due terzi (piu' di 400 milioni l'anno) a carico delle
sole farmacie. Infatti, la misura, mascherata come taglio del
3,65% del margine del grossista, e' in realta' un taglio di pari
entita' del margine della farmacia, come attestano gli studi di
settore. Le farmacie pubbliche e private "non sono in grado di
sopportare il peso di questo intervento economico. Saranno
costrette a tagliare le spese, a partire da quelle per il
personale, a ridurre le scorte e l'assortimento e a far pagare ai
cittadini tutti i servizi oggi spesso offerti gratuitamente".
(Pic/ Dire)