PETROPULACOS OGGI IN REGIONE 'SVELA' GESTIONE MAZZONI A LUSENTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 16 giu. - L'Ausl di Forli'
ci riprova. E torna in Regione coi conti del 2008, sperando
stavolta di ricevere il via libera negato qualche mese fa, quando
viale Aldo Moro scopri' che qualcosa non andava in quel bilancio.
Da li' parti' una verifica interna, e il contemporaneo rinnovo
dei vertici aziendali porto' a scoprire i numeri reali, ben piu'
gravi rispetto a quelli dichiarati. Numeri che saranno presentati
oggi in commissione "Sanita'", alla presenza del neo assessore
Carlo Lusenti. Il bilancio 2008 riveduto e corretto dal direttore
generale Licia Petropulacos parla chiaro: la perdita d'esercizio
due anni fa e' stata di 34 milioni contro un disavanzo dichiarato
dal precedente dg Claudio Mazzoni di 3 milioni e mezzo. La
ricostruzione delle effettive perdite ha impegnato il nuovo
gruppo dirigente insediatosi a ottobre e ha visto consumarsi
anche uno scontro col collegio dei revisori dei conti che non ha
dato parere positivo al nuovo bilancio.
Due le contestazioni dei revisori: tanto per cominciare
censurano la decisione della nuova direzione generale di non aver
voluto accompagnare il bilancio con una relazione. In secondo
luogo, i revisori esigono una svalutazione di alcuni crediti che
in totale ammontano a 4 milioni e mezzo. Per questi motivi,
scrivono i revisori nella relazione di fine febbraio, "allo stato
attuale il collegio non approva il bilancio dell'esercizio 2008
dell'Asl di Forli'". Tale approvazione, dice l'atto, "puo' essere
data, seppure in linea meramente contabile, solo in presenza di
una svalutazione dei crediti rilevati come dubbi".
La risposta dell'Ausl e' arrivata il 4 maggio. Con propria
delibera, l'Azienda decide di redigere una relazione sul
bilancio, ma di non cedere sui crediti. Ne conferma insomma la
mancata svalutazione, visto che la direzione "ha posto in essere
una attenta ricognizione dello stato dei rapporti creditori".
Linea confermata dalla stessa Petropulacos: "Abbiamo fatto
indagini approfondite- spiega- dalle quali risulta che abbiamo
ottime possibilita' di arrivare a una riscossione".
Nella sua relazione di febbraio il collegio dei revisori (che
nel frattempo e' cambiato) dice anche altro. Per esempio che
l'effettivo disavanzo economico della gestione 2008 e' di circa
18 milioni e "riflette algebricamente un inefficiente impiego
delle risorse fornite e un assorbimento di flussi finanziari che
rischia di pregiudicare la capacita' aziendale di far fronte ai
propri debiti e quindi di garantire la continuita' del servizio,
che pure al momento non appare in discussione". Di qui
"l'esigenza di valutare, come piu' volte segnalato da questo
collegio, ogni possibile azione di risparmio di costi, ma anche
di verificare criticamente se per caso tale disavanzo debba
ritenersi 'strutturale' o i criteri ordinari di ripartizione del
fondo sanitario regionale sono adeguati agli standard di servizi
e di missione richiesti all'Azienda sanitaria locale di Forli'".
In ogni caso Petropulacos non enfatizza la bocciatura dei
revisori: "C'e' stata una normale dialettica, ci hanno
riconosciuto il lavoro positivo su quasi tutto il bilancio tranne
che per quei due punti". E, assicura il dg, il niet del collegio
non pregiudica nulla. Ma come si e' arrivati a un buco di 34
milioni, peraltro non dichiarato? Dall'analisi dei conti, scrive
l'Ausl di Forli', "veniva alla luce la pratica sistematica, a
partire dal 2006, di imputare costi di un'annualita' a quella
successiva per raggiungere, in tal modo, gli obiettivi di
bilancio fissati dalla Regione". Non solo: parte rilevante dei
costi gia' certi per il 2009 non era stato registrato nel
bilancio economico preventivo del 2008. Spulciando le carte la
nuova dirigenza ha poi scoperto la "infondatezza delle note di
credito da ricevere da parte di fornitori" e "del mantenimento in
contabilita' di note di credito da ricevere da case di cura
convenzionate" di Forli' "per importi di fatto gia' riconosciuti
e pagati".
Ecco nel dettaglio le cifre per quanto riguarda le
sopravvenienze passive straordinarie (non conteggiate nel
bilancio targato Mazzoni, quello per intenderci non approvato
dalla Regione): 3,3 milioni per il fondo accantonamento
franchigie; 5,7 milioni per fatture di beni e servizi di
competenza del 2007; 2,1 milioni per competenze 2007 e
retropagate al personale dipendente.
Le insussistenze dell'attivo straordinarie riguardano invece
2,4 milioni per l'eliminazione di note di accredito da ricevere
da case di cura da abbattimento penalita' per superamento del
tetto, per le quali si e' ricevuto il finanziamento regionale;
753 mila euro per eliminazione note di accredito da ricevere da
altri fornitori; un milione per l'eliminazione di crediti verso
enti locali, aziende sanitarie e altri enti. Complessivamente si
tratta di 15,8 milioni.
A quanto pare la "malagestione" non si ferma qui: nel bilancio
preventivo, si legge nella relazione dell'Ausl, erano programmati
investimenti da realizzare nel 2008 per 14,8 milioni che
risultavano finanziati da contributi in conto capitale, da
alienazioni e da un mutuo gia' autorizzato dalla Regione. Mutuo,
pero', per il quale non si e' provveduto ad attivare le procedure
di gara: "Pertanto gli investimenti realizzati nel corso
dell'esercizio di seguiti illustrati risultano solo parzialmente
finanziati con contributi ad hoc. Per gli investimenti non
finanziati si e' fatto ricorso a risorse del bilancio aziendale".
Una cosa, in questo marasma di numeri, risulta certa: il
compenso spettante ai vertici dell'Ausl. Al direttore generale
vanno 213 mila euro, al direttore sanitario 158 mila euro, al
direttore amministrativo 151 mila euro e ai membri del collegio
sindacale 69 mila euro.
(Wel/ Dire)