(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - Cure "difficili" o un
"miraggio" per colpa della crisi. In tutto "si puo' presumere che
siano oltre 5 milioni gli italiani che hanno avuto problemi di
diversa entita' nell'accesso alle cure nel corso del 2009." È uno
dei dati piu' significativi del Rapporto Ceis Sanita' 2009
presentato ieri a Roma. Giunto alla sua settima edizione, il
lavoro del Centro studi economici e internazionali della facolta'
di economia dell'universita' Tor Vergata della Capitale, indica
inoltre che la spesa sanitaria italiana "puo' considerarsi ormai
sotto controllo, forse anche troppo." La nostra spesa pro-capite,
infatti, e' oggi del 17,6% inferiore a quella dell'Europa e
addirittura di quasi il doppio piu' bassa di Paesi extraeuropei
come il Canada, il Giappone e gli Usa. Il rapporto fotografa
anche le ripercussioni di questo evidente gap di finanziamento
del sistema sanitario, ancor piu' evidente in considerazione
della crisi economica esplosa nel 2008, sul budget familiare
destinato alla salute. Tre dati su tutti aiutano a comprendere la
situazione. In Italia 338.000 nuclei familiari, pari ad oltre 1
milione di persone, sono stati soggetti a fenomeni di
impoverimento a causa di spesa sanitarie o sociali, soprattutto
per problemi di non autosufficienza. Altre 992.000 famiglie, per
un totale di circa 3 milioni di persone, sono state costrette a
sostenere spese per la sanita' molto elevate rispetto ai propri
redditi. In 2.600.000 famiglie, infine, almeno un componente ha
dovuto rinunciare a sostenere spese sanitarie per il peso
economico che avrebbero comportato. Anche i finanziamenti
destinati alla gestione della non autosufficienza e alla tutela
sociale appaiono largamente carenti e frammentati. "Il
finanziamento della non autosufficienza e della tutela sociale -
si legge nel Rapporto - sono carenti, con appena 123 euro per
ogni anziano over 65, e frammentati a causa della molteplicita'
di entrate: fondo nazionale per le politiche sociali, fondo per
le politiche sulla famiglia, fondo per le politiche relative ai
diritti ed alle pari opportunita', fondo per le non
autosufficienze, fondo per l'inclusione sociale degli immigrati.2
"La capacita' delle Regioni di evitare tali fenomeni di
impoverimento appaiono molto diverse - prosegue il Rapporto -
tanto e' vero che l'analisi sull'equita' in termini di impatto
della spesa sanitaria sui bilanci familiari indica una
significativa differenza regionale, con picchi di maggiore
impoverimento relativo e quindi di minore equita' nella
soddisfazione della domanda di cure e assistenza, in Piemonte,
Molise e Liguria. E una minore incidenza di impoverimento e
quindi di maggiore equita' nella soddisfazione della domanda in
Campania, Marche e Puglia."
(Wel/ Dire)