SALUTE. A MILANO SETTE BIMBI LEUCEMICI, TUTTI NELLA STESSA ZONA
BURGIO (ISDE): "SIAMO PREOCCUPATI", INQUINAMENTO SOTTO ACCUSA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 giu. - Sette casi di
leucemia infantile, tutti registrati a dicembre scorso nella
stessa zona di Milano. Due addirittura nella stessa scuola. Un
caso raro, che allarma gli esperti. E sotto accusa c'e'
l'esposizione ripetuta delle madri a bassi, ma continui, livelli
di sostanze inquinanti.
L'allarme e' di Ernesto Burgio, coordinatore nazionale del
Comitato Scientifico dell'Associazione medici per l'ambiente
(Isde), lanciato in un'intervista pubblicata dal quotidiano
ecologista Terra, in edicola. "Sette leucemie significano
moltissimi casi, perche' la leucemia non e' una malattia
frequente. Cosi' alcuni ematologi, oncologi ed epidemiologi di
grandissimo livello come il professor Masera- spiega Burgio-
hanno cominciato ad interrogarsi su quanto accaduto. E finalmente
si e' posta l'attenzione sulle origini di queste patologie".
Secondo Burgio "e' sempre piu' chiaro, in base a numerosi
studi che l'esposizione dei genitori ad una serie di sostanze
pericolose, che colpiscono i gameti sia della madre che del
padre, determina un'instabilita' del loro genoma su cui si
innesca poi l'azione di tutta una serie di agenti inquinanti,
quali molecole chimiche, metalli pesanti, benzene, diossine o
addirittura campi elettromagnetici, che colpiscono direttamente
il bambino. Quando questi agenti interagiscono sul genoma che
gia' e' instabile, e' molto piu' probabile che si creino le
premesse per delle patologie gravi, in particolare per le
leucemie infantili. E cosi'- conclude Burgio- le malattie si
trasmettono alle generazioni successive".
(Wel/ Dire)
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