AVIS: NEI PRIMI 5 MESI DEL 2010 I DONATORI SONO CALATI DEL 3%.
(DIRE - Notiziario Sanita') Milano, 11 giu. - I milanesi donano
poco sangue: secondo l'Avis, nei primi cinque mesi del 2010 i
donatori sono calati del 3% rispetto al fabbisogno, e meno del
10% dei cittadini potenzialmente idonei diventano donatori
effettivi. "I residenti stranieri potrebbero essere una risorsa,
perche' rappresentano il 20% della popolazione potenzialmente
idonea a donare", ha detto il presidente dell'Avis comunale, Luca
Maria Munari, che questa mattina ha presentato a Palazzo Marino
la nuova campagna 'Avis Milano dona salute'. "Gli stranieri
cominciano a donare -ha proseguito Munari- ma per cercare di
coinvolgerli di piu' il consiglio direttivo dell'associazione sta
definendo un progetto dedicato alle minoranze: vogliamo
programmare una serie di incontri con le comunita' straniere".
In citta' il fabbisogno di sangue viene garantito dalle
donazioni provenienti dalle sezioni Avis provinciali, che coprono
il 25% di tutto il sangue necessario in citta': a Milano,
infatti, ogni anno aumenta il fabbisogno, ma le donazioni non
crescono allo stesso livello. Cosi', anche se il mese scorso ci
sono state 88 donazioni in piu' rispetto al maggio 2009, il
sangue non basta. E tra pochi giorni inizia l'estate, periodo in
cui si riscontra una diminuzione del 20% rispetto al resto
dell'anno.
La ragione principale del calo delle donazioni e' rappresentata
da un dato demografico. Negli anni '90 i milanesi in eta' da
donazione (18-60 anni) erano 950.000. Oggi sono 735.000, il 22,6%
in meno. "La fascia prevalente dei donatori e' quella degli over
50, cioe' coloro che hanno una storia di donazione alle spalle",
spiega Luca Maria Munari. "Per questo noi non lanciamo un appello
alla donazione che ci porti mille volontari occasionali -
prosegue il presidente dell'Avis - ma insistiamo perche' le
donazioni siano effettuate periodicamente".
Per cercare l'adesione dei giovani, l'Avis (in collaborazione
con l'assessorato alla Salute) promuovera' la campagna di
sensibilizzazione, "Avis Milano dona salute". La donazione del
sangue, infatti, non solo e' un atto di solidarieta', ma fa bene
alla propria salute: "Avis e' un osservatorio epidemiologico,
perche' ogni donatore dispone di un fascicolo relativo agli
accertamenti effettuati, che e' sempre a disposizione del sistema
sanitario nazionale", spiega Munari. Nel 2009 l'Avis di Milano ha
sospeso temporaneamente dalla donazione ben 2.600 volontari (su
un totale di 8.350 persone che hanno donato almeno una volta
durante l'anno) in seguito alle procedure di controllo ordinarie.
Entro l'estate, Avis mettera' a disposizione dei donatori -oltre
al consueto controllo cardiovascolare- un ambulatorio
pneumologico che consentira' di diagnosticare eventuali patologie
grazie anche all'utilizzo dello spirometro, uno strumento che
permette di analizzare lo stato di salute dei polmoni.
(Wel/ Dire)