(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 giu. - Vegetariani e vegani
sono piu' sensibili alla sofferenza altrui. La notizia arriva da
uno studio condotto all'ospedale San Raffaele di Milano, secondo
cui chi esclude dalla dieta il consumo di alcuni o tutti gli
alimenti di origine animale, sarebbe piu' sensibili alle
sofferenze patite dagli altri. L'esperimento condotto da Massimo
Filippi e Mara Rocca, e pubblicato sulla rivista internazionale
"Plos (Public Library of Science) One", si e' basato sul
monitoraggio dell'attivita' encefalica di chi per motivi etici,
ha rinunciato al consumo di carne e derivati. Ai volontari, di
cui 20 onnivori, 19 vegetariani e 21 vegani, e' stata proposta la
visione di immagini che narravano sofferenze e difficolta' umana
ed animale, alle quali e' seguito un esame di risonanza magnetica
funzionale, attraverso cui si e' potuta notare la diversa
reazione dei circuiti neurali. Nei vegetariani, infatti, il lobo
frontale del cervello, quello preposto alla creazione o alla
percezione di sentimenti empatici, reagisce maggiormente allo
stimolo delle immagini. Cio' e' avvenuto in maniera indifferente,
sia per le immagini umane che animali perche', secondo i
ricercatori "i circuiti neurali si attivano nel momento in cui i
sentimenti empatici vengono estesi anche ad individui di altre
specie, che condividono con noi la capacita' di soffrire".
(Wel/ Dire)