(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 giu. - "La Camera bocci la
legge sul governo Clinico, una sciagura per medici e cittadini".
Lo chiede, in una nota, Massimo Cozza, segretario nazionale Fp
Cgil Medici
"Da oggi e' in discussione in aula alla Camera la legge sul
Governo Clinico che istituzionalizza la libera professione dei
medici pubblici nel privato, a partire dai primari che hanno la
massima responsabilita' delle unita' ospedaliere e territoriali
del servizio sanitario nazionale. L'indennita' economica della
esclusivita' di rapporto - dai 18.000 euro annui per i primari ai
10.000 per i dirigenti professionali - nei fatti sara' estesa a
tutti i medici, abbassando le retribuzioni di chi aveva scelto di
lavorare solo nel pubblico. Il cittadino prendera' gli
appuntamenti e paghera' gli onorari per la libera professione dei
medici pubblici direttamente nelle negli studi e nelle strutture
private , senza effettivi controlli e con minor trasparenza per
le liste di attesa. I manager nominati dalla politica decidono
direttamente i responsabili delle strutture semplici (circa
20.000 cosidetti primarietti), e i circa 10.000 primari
nell'ambito di una terna indicata da una Commissione".
Ma per Cozza c'e' anche una vera e propria invasione della
politica: "Se a questo aggiungiamo la facolta' di poter degradare
qualsiasi medico, anche se ha avuto una ottima valutazione - come
sancito nel decreto legge 78 sulla manovra economica - siamo
all'invasione della politica che sceglie chi deve curare i
cittadini in base a criteri di appartenenza e non di
professionalita'. La possibilita' per i medici di continuare a
lavorare fino a 70 anni rappresenta una porta chiusa in faccia a
migliaia di medici che vedranno la carriera bloccata dagli
apicali che hanno interesse a rimanere in servizio, e un pugno
allo stomaco ai 12.000 medici precari, che gia' rischiano di
essere dimezzati dalla manovra economica. A questo si aggiunge la
beffa dei professori universitari che potranno continuare a
lavorare per seguire progetti di ricerca clinica fino ad 80 anni
ed oltre". L'appello di Cozza: "Chiediamo pertanto ai deputati di
bocciare questa legge a tutela della professionalita' dei medici
e della salute dei cittadini".
(Wel/ Dire)