(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 giu. - In Italia "continuano
a sussistere ampie zone di insufficiente informazione e di
abbandono delle famiglie dopo al dimissione dai presi'di sanitari
riabilitativi". È quanto denunciano le associazioni che
rappresentano le famiglie dei pazienti in stato vegetativo nel
'Libro bianco sugli stati vegetativi e di minima coscienza'
presentato oggi al ministero della Salute.
Le famiglie sono state chiamate al tavolo ministeriale per
dire la loro sulle carenze del sistema di assistenza, ma anche
per raccontarne le buone pratiche. Nelle strutture esistenti, si
legge nella sintesi del documento finale, "l'offerta terapeutica
non garantisce uniformita' e continuita' degli interventi".
Quindi "bisogna sviluppare una condivisione delle buone
pratiche". Sono le stesse associazioni a chiedere, poi, che lo
Stato vegetativo venga riconosciuto come "una disabilita'
gravissima". Infine le associazioni indicano un complesso di
buone pratiche rilevate in Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia
Romagna, Lazio, Campania e Calabria.
(Wel/ Dire)