SECONDO GLI STUDIOSI DELL'ISTITUTO CARLO BESTA DI MILANO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 giu. - Il mal di testa
cronico uccide i neuroni e causa il restringimento del cervello.
E' quanto hanno scoperto gli scienziati dell'Istituto neurologico
Carlo Besta di Milano.
Secondo i ricercatori le persone che soffrono di emicrania
subiscono una rarefazione della sostanza grigia e di quella
bianca (neuroni e strutture gliali di supporto), con un
contemporaneo aumento compensatorio della densita' delle aree del
tronco encefalico. La perdita di massa cerebrale, sottolineano
tuttavia i ricercatori, puo' esser recuperata con un'adeguata
terapia.
L'elasticita' mentale degli emicranici e' stata descritta dai
ricercatori guidati da Gennaro Bussone, responsabile del Centro
cefalee dell'Irccs lombardo e presidente dell'Anircef
(Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee),
durante il IV Congresso Anircef in corso a Genova.
Stando a quanto spiegato dal team del professor Bussone, il
cervello umano "non e' cosi' statico come si pensava, ma in
situazioni di grave stress, come quello indotto da un continuo
dolore, puo' strutturalmente e metabolicamente adattarsi per
rispondere meglio alla nuova situazione".
Stress e dolore uccidono i neuroni: con una morfometria voxel,
una moderna tecnica di risonanza volumetrica, Bussone e colleghi
hanno fotografato il cervello di svariati pazienti colpiti da
emicrania e cefalea tensiva. Mentre i primi perdevano neuroni
nella cosiddetta area sopratentoriale, i secondi subivano lo
stesso danno a livello dei circuiti corticali, implicati nel
controllo del dolore. Questo ha suggerito che la perdita potesse
esser direttamente collegata all'alterazione dovuta alla
stimolazione dolorosa cronica.
Per avere nuovamente un cervello in forma e' sufficiente
sottoporsi a pochi giorni di terapia.
(Wel/ Dire)