(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 giu. - I fumatori sono
convinti di poter smettere quando vogliono, ma non e' cosi': tra
coloro che hanno tentato di abbandonare le sigarette, il 70% ha
ripreso a fumare dopo pochi mesi. È quanto spiega il Rapporto sul
fumo in Italia 2010 realizzato dall'Osservatorio 'Fumo Alcol e
Droghe' dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), presentanto in
occasione della Giornata mondiale senza tabacco.
Ma gli studi scientifici hanno mostrato che la probabilita' di
successo e' cinque volte maggiore "se ricorriamo- spiega dice
Roberta Pacifici dell'Osservatorio 'Fumo Alcol e Droghe'-
all'aiuto del medico o se ci rivolgiamo ai Centri antifumo che
propongono terapie comportamentali e farmacologiche". E'
importante intervenire anche sulla prevenzione, visto che
l'indagine ha rilevato che l'eta' in cui si accende la prima
sigaretta e' tra i 15-17 anni. Iniziano a questa eta' il 34,2%
delle donne e il 40,5% degli uomini.
"Le donne che fumano si ammalano e muoiono di tumore del
polmone e altre malattie legate al fumo come gli uomini- racconta
Carlo La Vecchia, dell'Istituto di ricerchefarmacologiche Mario
Negri di Milano-. In termini di rischio assoluto vi e'
un'identita' tra i due sessi. Per evitare in Italia un'epidemia
di malattie legate al fumo analoga a quella osservata negli Stati
Uniti e in molti Paesi del Nord Europa, e' prioritario che le
generazioni di italiane che hanno oggi tra i 40 e i 60 anni
smettano di fumare".
(Ami/ Dire)
(Wel/ Dire)