SALUTE. IL FUMO È DONNA, 5,2 MILIONI IN ITALIA
SEMPRE PIÙ FUMATRICI, LA PRIMA SIGARETTA A 17 ANNI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 giu. - L'abitudine al fumo
non ha sesso. E' sempre piu' ridotto, infatti, il divario tra
uomini e donne dipendenti dalle 'bionde'. Lo rivela il Rapporto
sul fumo in Italia 2010 realizzato dall'Osservatorio 'Fumo Alcol
e Droghe' dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), presentato in
occasione della Giornata mondiale senza tabacco indetta dall'Oms,
l'Organizzazione mondiale di sanita'. Oggi la percentuale dei
fumatori e' in calo, ma le donne, spiega il Rapporto, sono piu'
restie ad abbandonare le sigarette. Per questo motivo l'Oms,
quest'anno, ha puntato l'obiettivo sulle fumatrici per questa
giornata di sensibilizzazione.
Le donne costituiscono circa il 20% di oltre 1 miliardo di
fumatori nel mondo. Ma si tratta di una cifra destinata ad
aumentare. In Italia le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%), gli
uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le donne che hanno detto addio alle
sigarette sono 2,6 milioni, gli uomini 3,9 milioni. In totale si
fuma di piu' nella fascia d'eta' tra i 45 e i 64 anni, l'eta'
media della prima sigaretta e' 17 anni. "E' la prima volta che le
donne e gli uomini fumano quasi allo stesso modo- sottolinea il
presidente dell'Iss, Enrico Garaci-. Particolarmente preoccupante
e' la crescente incidenza del consumo di tabacco fra le ragazze.
Il nuovo rapporto dell'Oms 'Donne e Salute' prova che la
pubblicita' del tabacco e' sempre piu' indirizzata alle giovani
donne".
"I dati provenienti da 151 Paesi- continua Garaci- mostrano che
circa il 7% delle adolescenti fuma sigarette rispetto al 12% dei
ragazzi. In alcuni paesi il numero di giovani fumatrici e' quasi
pari a quello dei coetanei".
Inoltre "le donne che fumano si ammalano e muoiono di tumore
del polmone e altre malattie legate al fumo come gli uomini- dice
Carlo La Vecchia, Istituto di Ricerche farmacologiche "Mario
Negri" di Milano -. In termini di rischio assoluto vi e'
un'identita' tra i due sessi. Per evitare in Italia un'epidemia
di malattie legate al fumo analoga a quella osservata negli Stati
Uniti e in molti Paesi del Nord Europa, e' prioritario che le
generazioni di italiane che hanno oggi tra i 40 e i 60 anni
smettano di fumare. E' infatti tra queste generazioni di donne,
nate tra il 1950 e il 1970, che il fumo si e' diffuso, e nelle
stesse generazioni cominciano ora a diffondersi le malattie e le
morti associate al fumo".
(Pic/ Dire)
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