BIOTESTAMENTO. GIALLO SU DELLA VEDOVA,CENSURATO IN COMMISSIONE?
LUI: NON MI HANNO FATTO VOTARE, CAPOGRUPPO PDL: NON È COMPONENTE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 gen. - Il giorno che
sembrava 'clou' per il nodo su alimentazione e idratazione
artificiali, in commissione Affari sociali della Camera, segna un
rallentamento ai lavori sul testamento biologico. Ma fa esplodere
anche un piccolo 'caso' all'interno del Pdl su Benedetto Della
Vedova, deputato finiano e di posizioni liberali, da sempre
contrario al divieto di interruzione della nutrizione artificiale
per i malati terminali, contenuto nel testo Calabro'.
Ieri sono iniziate le votazioni agli emendamenti sull'articolo
3, quello appunto che considera alimentazione e idratazione
"sostegni vitali", ma la commissione ha cominciato con ampio
ritardo (la seduta era prevista alle 14.15, l'esame si e' avviato
alle 15). Il Pdl era in difficolta' con i numeri, il capogruppo
in commissione Lucio Barani, alla fine e' riuscito a chiamare dei
sostituti che poi sono stati 'liberati' grazie all'arrivo dei
'titolari'. Della Vedova pero', che non e' membro della
commissione, ha comunque chiesto di essere iscritto alla
discussione, visto che da quando e' cominciato l'esame alla
Camera ha sempre partecipato. Ma questa volta, all'ex esponente
dei Radicali, non e' stato consentito di votare. Secondo lui,
"per una censura alla sua linea di dissenso" da quella della
maggioranza del partito. Secondo Barani, "perche' i titolari in
commissione erano tutti presenti e quindi non c'era spazio per
sostituzioni, niente di personale- sottolinea il capogruppo del
Pdl- contro della Vedova".
E a riprova di cio' aggiunge: "Per la prima volta dopo 27
giornate di votazione, oggi non c'e' stato spazio per Della
Vedova, le altre volte ha sempre votato. Quindi parliamo di un
caso su 26". Il deputato pero', che ha raccolto una cinquantina
di sottoscrizioni a un suo emendamento per una legge 'piu' soft',
reclama: "Sotto il profilo politico-umano rilevo che sono stati
chiamati a raccolta altri piu' fedeli alla linea del partito, per
non darmi la possibilita' di intervenire. Credo di poter
lamentare un comportamento di censura". Per Della Vedova il fatto
che oggi non gli sia stato permesso di votare gli emendamenti al
testamento biologico in commissione Affari sociali (perche' non
registrato dal capogruppo del Pdl), "e' un fatto controproducente
per lo stesso partito visto che- sottolinea- in commissione forse
sono il solo ad avere una linea diversa dalla maggioranza, ma nel
gruppo parlamentare la posizione critica verso quella linea e'
consistente anche numericamente, in 50 infatti hanno firmato il
mio emendamento". Della Vedova si dice poi "stupito"
dall'accaduto di oggi perche' "non mi sembra sia mai capitato una
cosa del genere".
Il 'caso' Della Vedova ha provocato anche le proteste dei
componenti del Pd in commissione. "Trovo veramente singolare -
spiega la capogruppo Livia Turco- che proprio nel giorno cruciale
in cui si inizia ad affrontare l'articolo 3, dedicato
all'alimentazione e idratazione artificiale, Della Vedova, che
fino ad oggi e' sempre stato presente in commissione, non abbia
potuto partecipare al voto sugli emendamenti".
All'opposizione replica il sottosegretario al Welfare, Eugenia
Roccella: "Sono inaccettabili le lezioni da parte di un partito
che ancora discute se sui temi etici debba lasciare o meno la
liberta' di coscienza ai propri parlamentari". Contro le
osservazioni del Pd interviene anche il capogruppo Pdl, Lucio
Barani. "Innanzitutto- dice- la maggioranza non temeva nulla
perche' avevamo i numeri, anche nel caso in cui Della Vedova
avesse votato in maniera diversa da noi. Eravamo 21 a 17 con lui,
saremmo scesi a 20 a 18, rimanendo quindi sempre in vantaggio.
Quanto al Pd- conclude- sottolineo che per l'elezione della
Coscioni a segretario di commissione siamo stati noi a garantire
il numero legale, visto che Udc e Idv non si sono presentati e
nel Pd non erano tutti presenti".
Quanto ai contenuti, sull'articolo 3 del ddl Calabro', quello
su alimentazione e idratazione, nulla di fatto per oggi. Il
ritardo con cui la commissione ha iniziato a votare ha consentito
solo l'esame di 4 emendamenti su 48 (tutti dell'opposizioni e
respinti). Il seguito delle votazioni e' rinviato a domani
pomeriggio. Tra gli emendamenti rimasti in 'stand-by' anche
quello del relatore Domenico Di Virgilio che apre a una
sospensione, ma solo in casi eccezionali. Cioe', quando il
paziente in stato vegetativo e' in fase terminale e non c'e' piu'
assimilazione dei fattori nutrizionali.
(Wel/ Dire)
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