(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 gen. - "Con riferimento alla
notizia, riportata dalle agenzie di stampa di oggi, circa
l'accoglimento dell'Odg G.102 della Sen. Poretti, riformulato
secondo le indicazioni del Governo, si precisa che detto ordine
del giorno impegna il Governo unicamente a verificare
l'opportunita' e la fattibilita' tecnica e giuridica di una
produzione in Italia, presso lo stabilimento farmaceutico
militare di Firenze, di medicinali a base di cannabis utilizzando
le eccedenze di produzione di cannabis del Centro di ricerca per
le colture industriali di Rovigo che, in deroga ai divieti della
legge sugli stupefacenti, coltiva tale pianta per scopi
scientifici applicati all'agricoltura e alla valorizzazione dei
prodotti agroindustriali". Lo ha reso noto ieri un comunicato del
Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
"Tale impegno e' stato responsabilmente assunto dal Governo
nel presupposto che oggi, in Italia, non esistono produttori
farmaceutici, ne' italiani, ne' stranieri, che abbiamo mai
richiesto l'autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) di
medicinali a base di cannabis (THC) e che talune particolari
categorie di pazienti sono costretti ad importare tali farmaci
dall'estero, per la cura di determinate patologie, attraverso le
vigenti procedure stabilite dal Ministero della salute (decreto
dell'allora Ministro Turco del 2007), con notevole aggravio di
tempi di consegna e di spesa rispetto al reale costo del farmaco".
"Il Governo, con il controllo del Dipartimento per le
politiche antidroga e del Ministero della salute nonche'
dell'AIFA, valutera' la percorribilita' di tale produzione nel
rispetto, da un lato, delle esigenze dei pazienti e, dall'altro,
delle procedure autorizzative previste dalla normativa nazionale
ed internazionale con cui e' regolata l'immissione in commercio
di qualsiasi tipologia di farmaco".
(Wel/ Dire)