CONVEGNO SU SVILUPPO E-HEALTH: VERSO MYPAGE PER DIALOGO CON ENTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 19 gen. - I risultati delle
analisi del sangue, delle prove allergiche, dell'ecografia. I
3.800 medici di famiglia dell'Emilia-Romagna gia' ce l'hanno, i
pazienti non ancora. Ma e' solo una questione di tempo: entro la
fine del 2010 Cup 2000 vuole mettere in condizione gli utenti di
consultare il proprio fascicolo sanitario sul computer di casa
(col rispetto assoluto della privacy), aggiornato con tutti i
referti e volendo anche con informazioni che lo stesso paziente
vuole aggiungere: la dieta che sta seguendo, ad esempio. Il
fascicolo, volendo, si puo' gia' creare, basta fare domanda
tramite il sito: www.fascicolo-sanitario.it. Ogni
emiliano-romagnolo avra' l'accesso con password, con doppio
controllo, sul genere del conto in banca e del pin. Bisogna pero'
dare tempo ai 3.800 medici di famiglia di trasferire i dati sulla
rete protetta di 4 milioni di cittadini, spiega il direttore di
Cup 2000, Mauro Moruzzi. Ecco perche' l'obiettivo e' di arrivare
a tutti i pazienti della regione a fine anno.
Moruzzi sabato ha tenuto una lezione al Polo Murri del
Policlinico Sant'Orsola nell'ambito della lezione "E-health e
fascicolo sanitario elettronico: reti e tecnologie per la
sanita'", assieme a diversi esperti, come il docente
universitario Antonio Gaddi e Sergio Bertolucci, direttore
generale ricerca del Cern di Ginevra. L'e-health che si porta
avanti in Emilia-Romagna, spiega Moruzzi, e' una novita' non solo
a livello italiano, ma anche europeo: i medici di famiglia (3.800
tra cui 500 pediatri), con il progetto Sole, sono gia' tutti
collegati tra loro e si sta lavorando per collegare anche i 7.000
specialisti ospedalieri, in modo che il fascicolo sanitario
elettronico piano piano si possa riempire con tutte le
informazioni sulla salute del paziente. Il passo successivo,
futuristico ma possibile, e' di creare la "mypage" di ogni
cittadino. Non piu' quindi l'utente che va 'bussare' al portale
dell'ospedale o del Cup per prenotare la visita, ma i servizi che
'bussano' al portale del cittadino. Potenzialmente questo puo'
diventare un sistema fantastico, perche' vi possono mandare
informazioni personali e personalizzate anche gli altri enti. Il
Comune di Bologna, per esempio, aggiunge Moruzzi, sta pensando a
come trasformare Iperbole in 'my page' per i suoi singoli
cittadini, tutto cio' sempre nel rispetto della legge sulla
privacy. Se si raggiungera' l'obiettivo, in un futuro si potra'
interagire in maniera orizzontale con i Palazzi, e magari sara'
il Comune ad 'andare a casa' del cittadino, evitandogli le tanto
odiate file agli sportelli per informazioni e documenti.
(Wel/ Dire)