C'È PREOCCUPAZIONE PER RITARDO ARRIVO OSPEDALE GONFIABILE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Port-au-Prince, 18 gen. - "A cinque
giorni dall'avvio delle operazioni per il disastro a Haiti, le
equipe di Medici Senza Frontiere (Msf) sono sul terreno per
rispondere all'enorme richiesta di interventi chirurgici
salva-vita. I medici di Msf stanno utilizzando al massimo le sale
operatorie lavorando 24 ore su 24. Al contempo si stanno cercando
altre strutture, portando un ospedale gonfiabile da campo". E'
quanto si legge in una nota dell'organizzazione, che prosegue:
"Nel suo nuovo ospedale nel distretto di Carrefour, un'equipe
chirurgica di Msf ha realizzato 90 operazioni da quando vi ha
cominciato a lavorare. Un'altra equipe ha effettuato 20
interventi chirurgici in un container. A breve arriveranno altre
strutture, ma l'arrivo dell'ospedale gonfiabile da campo, con due
sale operatorie, e' stato ritardato perche' all'aereo che lo
trasportava e' stato negato il permesso di atterrare
all'aeroporto di Port-au-Prince il 16 gennaio. L'aereo, dirottato
sulla Repubblica Dominicana, e' stato scaricato e il suo carico
trasportato con dei camion ad Haiti. L'aereo con l'altra meta'
dell'ospedale e' atterrato a Port-au-Prince, ma Msf e'
preoccupata che la consegna delle scorte essenziali venga ancora
ritardata". "Nel frattempo- prosegue la nota- si sta venendo a
conoscenza delle condizioni nelle cittadine fuori dalla capitale,
alcune delle quali si trovavano ancora piu' vicino all'epicentro
del terremoto. Un'equipe di Msf si sta recando in elicottero
nella citta' di Jacmel, nella parte meridionale dell'isola. Altri
operatori umanitari stanno verificando la situazione di Le'ogâne,
a circa un'ora da Port-au-Prince. Migliaia di persone dalla
capitale sono fuggite a SaintíMarc, un'area meno danneggiata dal
terremoto, dove centinaia di feriti sono ricoverati
nell'ospedale. Nonostante i problemi nei trasporti, Msf e'
riuscita a far giungere a Port-au-Prince piu' di 100 operatori
umanitari internazionali per dare supporto alle equipe che
lavoravano stabilmente a Haiti gia' prima del terremoto. Tra loro
vi sono chirurghi, anestesisti, nefrologi e psicologi. Alcuni
sono arrivati via terra attraverso la Repubblica Dominicana, ma
Msf e' riuscita, dal 13 gennaio, a far arrivare a Port-au-Prince
4 aerei-cargo con operatori umanitari e materiali. Le equipe sul
terreno dicono che le condizioni non migliorano e che le strade
sono piene di gente disperata. La mancanza di cibo e di acqua
potabile causa ulteriore stress. Msf sta ancora cercando di
capire dove si trovino tutti i suoi operatori haitiani. Sappiamo
che alcuni non sono sopravvissuti al terremoto, ma la
comunicazione resta molto difficoltosa e non siamo riusciti
ancora a rintracciarli tutti".
(Wel/ Dire)