(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 gen. - I risultati dello
studio italiano condotto dal gruppo Ntcc (New technologies for
cervical cancer screening), e pubblicato su Lancet Oncology,
dimostrano che il test Hpv Dna, basato sulla tecnologia
molecolare HC2, e' significativamente piu' efficace nel prevenire
il cancro cervicale invasivo rispetto al tradizionale Pap test.
Lo studio ha valutato rischi e benefici di un passaggio dalla
citologia, l'attuale Pap test, a nuovi programmi di screening che
accrescano l'efficacia della prevenzione.
"Da quel che sappiamo, il nostro studio e' il primo che mostra
la maggiore efficacia del test Hpv rispetto al Pap test nella
prevenzione del cancro invasivo nei Paesi sviluppati- spiega il
dottor Guglielmo Ronco, dell'unita' di Epidemiologia dei tumori
del Centro per la prevenzione oncologica di Torino- Lo studio
Ntcc e' stato condotto entro programmi di screening organizzati e
ha arruolato piu' del 70% delle donne chiamate a sottoporsi ai
controlli. Questo ci suggerisce che i risultati sono applicabili
alla pratica di routine".
Le due fasi del trial randomizzato hanno mostrato un numero
significativamente inferiore di casi di tumore nel gruppo di
donne sottoposto a Test Hpv rispetto al gruppo che ha utilizzato
il Pap test nei due round di screening. Secondo i ricercatori "i
nostri risultati supportano l'uso del test Hpv Dna per le donne
di eta' superiore ai 35 anni nello screening primario a
prolungati intervalli".
Nel mondo il cancro cervicale colpisce approssimativamente
500.000 donne ogni anno e in Italia si registrano ogni anno circa
3.500 nuovi casi e 1.500 decessi. Dal momento che la causa del
cancro cervicale, il Papillomavirus (Hpv), e' conosciuta e le
donne che ne sono affette possono essere identificate, questo
tumore e' altamente prevenibile e curabile se le donne hanno
accesso ai programmi di screening organizzati.
(Wel/ Dire)