IL 100% DEI SENZA LAVORO PUO' AMMALARSI DI DEPRESSIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 gen - Ad ottobre, secondo i
dati Istat, nel nostro Paese si sono superati i 2 milioni di
disoccupati. Una cifra allarmante, se si considera che spesso
insieme al lavoro si' perdono anche serenita' e salute. Uno
studio dell'Istituto di Ricerche sociali dell'universita' del
Michigan ha di recente provato che il rischio di ammalarsi puo'
sorgere anche prima della perdita del posto. E' l'insicurezza
rispetto al futuro, infatti, a debilitare e fiaccare l'animo di
chi potrebbe diventare disoccupato. Un clamoroso esempio delle
tragiche ripercussioni sociali della disoccupazione e' dato in
Francia dai suicidi di France Telecom.
In Italia, l'unico a studiare la patologia depressiva
correlata alla disoccupazione e' il professor Francesco Campione,
specialista in psicologia medica e fondatore del centro
'Primomaggio' di Bologna, secondo il quale "il 100% dei senza
lavoro corre il rischio di ammalarsi di depressione". Le
testimonianze dei suoi pazienti, infatti, parlano tutte degli
stessi sintomi: senso di insicurezza, difficolta' a prendere
sonno, angoscia, vergogna e sensi di colpa. Secondo il professor
Campione non e' raro che chi si trova da solo ad affrontare il
problema finisca per cadere nelle trappole dell'alcol o delle
droghe oppure diventi aggressivo, ed aggiunge: "Solitamente
l'aggressivita' si sfoga in famiglia. Quando poi capita
finalmente l'occasione di un nuovo lavoro si sono sommati tali e
tanti altri problemi che il candidato facilmente se la fa
sfuggire." A rischiare, pero', non sono solo le fasce piu' deboli
della societa'. Per l'esperto "il problema tocca molto di piu' le
persone che vedono nel lavoro un mezzo d'affermazione sociale e
personale." Nel 2009 sono stati 13 mila i dirigenti disoccupati,
il 10% del totale secondo le stime di Federmanager.
(Wel/ Dire)