"IL 28 DICEMBRE SCORSO L'INTERVENTO SU UN BIMBO DI 52 GIORNI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 gen. - "Il Policlinico
Umberto I di Roma e' ancora una volta all'avanguardia: questa
volta a beneficiarne sono i piccoli pazienti pediatrici con
patologie chirurgiche, che l'e'quipe della Uoc di Chirurgia
Pediatrica, diretta da Denis Cozzi, ha iniziato ad affrontare con
tecniche mini-invasive, quali la laparoscopia e la toracoscopia,
grazie ad un'attenta lungimiranza da parte della direzione
generale dell'ospedale, che ha acquistato un armamentario
endoscopico miniaturizzato dedicato proprio alle esigenze dei
pazienti pediatrici, ivi inclusi i neonati". Lo ha comunicato
ieri il Policlinico Umberto I in una nota.
"Dopo qualche mese di addestramento con stage all'estero, e
grazie anche al supporto dei colleghi chirurghi generali del
dipartimento 'Pietro Valdoni' diretto da Adriano Tocchi, in
particolare di Giorgio De Toma, l'equipe della chirurgia
pediatrica del Policlinico Umberto I ha iniziato ad eseguire i
primi interventi in laparoscopia". "Questo approccio chirurgico-
continua la nota- si basa sull'utilizzo di una telecamera
collegata ad ottiche molto piccole (diametri tra i 3 e 5 mm), che
consentono una visuale magnificata di tutti gli organi contenuti
nella cavita' addominale. L'introduzione di tali sonde
endoscopiche nell'addome avviene attraverso una piccola ferita
chirurgica sull'ombelico".
Il 28 dicembre scorso, prosegue il comunicato, "Denis Cozzi e
la sua equipe hanno eseguito con successo un intervento di
piloromiotomia extramucosa per via laparoscopica in un lattante
di 52 giorni di vita, affetto da stenosi ipertrofica del piloro.
È in assoluto la prima volta che tale intervento viene eseguito
in laparoscopia nella Capitale, e pochi sono i centri italiani
dove questa frequente patologia chirurgica, tipica dei primissimi
mesi di vita, viene trattata con questo approccio mini-invasivo.
I vantaggi della laparoscopia rispetto alla chirurgia
tradizionale, cosiddetta 'a cielo aperto', comprendono una piu'
breve convalescenza, ma soprattutto un indubbio vantaggio
estetico, caratterizzato dalla presenza di piccole cicatrici
chirurgiche, spesso invisibili".
(Wel/ Dire)