(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 feb. - Un test genetico per
ridurre il rischio di reazione da ipersensibilita' del farmaco
antiretrovirale Abacavir, usato in combinazione con altri farmaci
nel trattamento dell'infezione causata dal virus dell'HIV, e'
stato progettato e messo a punto da un gruppo di ricerca
dell'Istituto di Farmacologia dell'Universita' Cattolica di Roma.
Frutto di due anni di studio e di ricerca, il test e' stato
validato con il supporto della Clinica delle malattie Infettive
della Cattolica, con il contributo della GlaxoSmithKline,
produttrice del farmaco, che ha fornito i campioni per
convalidare la metodica. Il test, basato sulla tecnica innovativa
della real-time PCR, metodica di recente introduzione, consente
la rilevazione di specifiche sequenze di DNA. Questa metodica e'
in grado di individuare in tempi rapidi soggetti che, a causa del
loro assetto genetico, sono predisposti a sviluppare reazioni
avverse anche gravi dopo la somministrazione del farmaco
antiretrovirale Abacavir. Si tratta di uno dei primi esempi di
applicazione nella pratica clinica della farmacogenomica, la
branca della farmacologia che mira a personalizzare i trattamenti
farmacologici sulla base della conoscenza del patrimonio genetico
individuale. Sono gia' quaranta i pazienti in terapia sulla base
dei risultati ottenuti dal test da oggi disponibile per i degenti
e per i pazienti ambulatoriali del Policlinico Gemelli dietro
presentazione di impegnativa del medico curante. Il procedimento
diagnostico che va eseguito sotto la stretta supervisione dello
specialista in malattie infettive.
(Wel/ Dire)