PROGETTO DELL'AZIENDA USL PER GARANTIRE L'ASSISTENZA AI MALATI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 feb. - Garantire
l'assistenza in tutte le fasi della malattia oncologica, dalla
diagnosi fino alla cura, quando possibile, o alle fasi avanzate.
E' l'obiettivo del progetto "Mai soli", presentato dall'Ausl di
Bologna. Il nuovo progetto rafforzera' la rete gia' esistente fra
strutture sanitarie e associazioni, e mira a snellire le
procedure burocratiche, migliorando la continuita' terapeutica.
In particolare il progetto si concentrera' sulla Rete delle cure
palliative dell'Ausl, che coordina le attivita' di assistenza
domiciliare di Ausl, Ant, hospice fondazione Seragnoli, hospice
Bellaria e associazione Frigatti. Il progetto prevede, fra
l'altro, la creazione di un data base delle attivita' svolte
dalla rete. "Si avverte sempre piu' il bisogno di strumenti
organizzativi e gestionali che non lascino soli i pazienti e le
loro famiglie - spiega Danila Valenti, responsabile della Rete -
garantendo la continuita' assistenziale in ogni fase della
malattia, dalla diagnosi alla cura, e la qualita' della vita,
sopratutto nelle fasi avanzate quando invece non c'e'
possibilita' di guarigione".
Non c'e' famiglia oggi che non sia stata toccata dalla malattia
oncologica - continua la Valenti -: nel 2008 la nostra Ausl, la
piu' grande della Regione, ha avuto 2.884 ricoveri oncologici,
mentre nel 2007 ha assistito nella fase avanzata della malattia
2.835 cittadini colpiti da neoplasia". In particolare, 1.672 (il
59%) sono stati seguiti nell'ambito di un programma strutturato
di assistenza domiciliare, mentre 679 (il 24%) sono stati accolti
negli hospice della Rete delle cure palliative (543 all'hospice
M.t.c Sera'gnoli, 136 all'Hospice dell'Ospedale Bellaria). Per
Giuliano Barigazzi, presidente della Conferenza territoriale
sociosanitaria di Bologna, "il salto di qualita' del progetto sta
nella deburocratizzazione. Un intervento di finanziamento mirato
come questo, in un periodo in cui le risorse pubbliche scemano,
significa dare pari opportunita' di fruizione dei servizi
sanitari a tutti i cittadini, ovunque essi risiedano all'interno
dell'Ausl". A "Mai soli" contribuisce anche Coop Reno con una
donazione di 20 mila euro, somma equivalente ai punti non
utilizzati delle carte dei soci. "Il progetto che co-finanziamo -
spiega Luciano Landi, presidente di Coop Reno - abbraccia due
delle tre province in cui siamo presnti, Bologna e Ferrara.
Precedentemente erano stati finanziati altri tipi di progetti,
come i 28 defibrillatori donati alle Ausl dei comuni in cui e'