(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 feb. - Bastano solo tre
minuti per sapere se un neonato, dopo un semplice prelievo di
sangue, ha subi'to un dolore tale da causargli stress ossidativo.
Secondo uno studio effettuato dai neonatologi del policlinico
Santa Maria alle Scotte di Siena, e pubblicato sulla rivista
scientifica americana 'Pain', anche un esame di routine, come una
punturina, puo' essere cosi' doloroso da provocare uno stress
tale da far aumentare i radicali liberi nel piccolo organismo. La
ricerca, finanziata dalla Fondazione Euraibi, e' stata diretta da
Giuseppe Buonocore, responsabile della pediatria neonatale e
coordinata dal neonatologo Carlo Bellieni dell'U.O.C. Terapia
intensiva neonatale del policlinico Santa Maria alle Scotte.
"E' un risultato sorprendente - ammette Buonocore - perche'
analizzando le differenze tra la prima e l'ultima goccia di
sangue, in un semplice prelievo effettuato nell'arco di soli tre
minuti, abbiamo evidenziato importanti variazioni nella quantita'
di radicali liberi, fattore di rischio per i danni che possono
causare al piccolo organismo." Certo, un prelievo singolo e
magari in un neonato sano, non generera' questi problemi ma
l'esperto continua spiegando che "non conosciamo ancora l'effetto
che questa produzione di radicali liberi puo' avere in quei
neonati, come i prematuri, che per motivi terapeutici subiscono
piu' interventi invasivi ogni giorno". E' fondamentale quindi
utilizzare una tecnica indolore anche per un semplice prelievo,
"perche' i bambini hanno una soglia del dolore notevolmente piu'
bassa rispetto agli adulti - spiega Buonocore - in quanto ancora
non in grado di sviluppare una capacita' analgesica autonoma e
una sofferenza ripetuta e protratta puo' essere potenzialmente
rischiosa per la salute futura. Alleviare il dolore e' quindi
fondamentale per il benessere psico-fisico dei neonati".
Dallo studio poi emerge la necessita' che vengano elaborate e
diffuse linee guida su come trattare adeguatamente, anche da un
punto di vista etico, i neonati. "A tale proposito - spiega il
coordinatore Carlo Bellieni - abbiamo ideato una tecnica chiamata
'Saturazione Sensoriale', che consiste nell'alleviare il dolore
del piccolo, distraendolo attraverso la somministrazione di
soluzioni zuccherine, la voce della mamma o dell'infermiera, e
leggeri massaggi".
(Wel/ Dire)