(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 feb. - Dieta fai da te,
consigli del dietologo, regime alimentare sano. Tutto cio' che
serve a chi deve perdere peso oggi potrebbe risultare inutile se,
come sostengono due scienziati olandesi Martijn Katan e David
Ludwig, l'organismo reagisce alle nuove abitudini alimentari
compensando in fretta la perdita di energia dovuta alle rinunce
alimentari e complicando la vita a chi cerca di rimettersi in
forma. Secondo quanto pubblicato dai due studiosi sul Journal of
American Medical Association, rinunciare a una determinata
abitudine alimentare, che provoca un'assunzione di calorie non
necessaria, come nel caso di un gelato ad esempio, determina una
perdita di peso. Il corpo pero' reagisce in breve tempo e, a
causa di cambiamenti ormonali, blocchera' la perdita di peso,
adattandosi alle nuove abitudini. Per eliminare gli ulteriori
chili in eccesso, senza il supporto di un'adeguata attivita'
fisica, sara' necessario diminuire ancora le entrate caloriche.
La buona notizia e' che il meccanismo funziona anche in
maniera inversa: se si aggiunge un dolce quotidiano al proprio
regime alimentare, inizialmente si prendera' qualche chilo, ma in
seguito quello stesso dolce servira' soltanto a mantenere il
grasso accumulato fino a quel punto. Gli autori della ricerca
sostengono, quindi, che sono proprio tali meccanismi a rendere
cosi' difficile l'impresa di perdere peso e tornare in forma:
"qualunque cambiamento singolo nella dieta o nell'attivita'
fisica - spiegano - anche se permanente, provochera' meccanismi
di compenso che limitano l'effetto a lungo termine sul peso
corporeo". La conclusione a cui giungono gli studiosi, non ha
nulla di miracolistico, anzi prospetta una vita dura per chi e'
in sovrappeso: "il controllo sul proprio peso - avvertono - puo'
essere raggiunto solo grazie a un cambiamento permanente del
proprio stile di vita, che si basi certamente sull'alimentazione,
ma anche sull'apporto di un dispendio energetico costante e
quotidiano".
In aiuto di chi deve dimagrire, a dispetto di quanto
sostengono dall'Olanda, arrivano a sorpresa le arance rosse. La
ricerca dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, pubblicata
questa volta su Obesity, si e' concentrata sulle arance a polpa
rossa, nello specifico la varieta' Moro che viene prodotta in
Sicilia. Il frutto ricco di antocianine, sostanze dalle qualita'
antiossidanti e dalla funzione inibitoria dell'accumulo di
trigliceridi nei tessuti, e' stata messa a confronto con quella
chiara e con una soluzione sintetica di antocianine, mostrandosi
alla fine la piu' efficace nel riuscire a inibire i processi che
portano all'aumento del peso corporeo e al deposito di grasso in
eccesso.
Secondo i ricercatori, il motivo andrebbe ricercato nella
composizione chimica del frutto, ricco, oltre che di antocianine,
di vitamina C, flavonoidi e acidi idrossicinnamici. Oltre ad
aiutare nelle diete, le antocianine svolgono un ruolo di
protezione dell'organismo, agendo in particolare come una sorta
di killer di radicali liberi, fattori fondamentali nel processo
di invecchiamento e coinvolti anche nell'insorgenza di malattie
gravi come i tumori.
(Wel/ Dire)