STUDIO INGLESE: FATTORE DI RISCHIO INFERIORE SOLO AL FUMO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 feb. - Con un quoziente
intellettivo inferiore alla media sale anche il rischio di
malattie cardiovascolari. Lo rileva uno studio inglese finanziato
dal Medical Research Council: la correlazione sarebbe seconda per
importanza soltanto al fumo.
I risultati, pubblicati nel numero di febbraio della rivista
European Journal of Cardiovascular Prevention and Rehabilitation,
sono stati tratti dallo West of Scotland Twenty-07 Study, uno
studio di popolazione atto a dimostrare l'influenza dei fattori
sociali sulla salute. La ricerca era basato su un campione di
1.145 uomini e donne di circa 55 anni e su dati raccolti per un
arco di 20 anni a partire dal 1987. I fattori presi in
considerazione erano altezza, peso, pressione sanguigna, fumo,
attivita' fisica, grado d'istruzione e occupazione; il quoziente
intellettivo veniva misurato mediante test generali di capacita'
cognitiva.
Quando i dati sono stati applicati ad un modello statistico
per quantificare le associazioni di nove fattori di rischio con
la mortalita' per eventi cardiovascolari, i risultati hanno
mostrato che il fattore piu' rilevante era il fumo, seguito da un
basso QI. Risultati simili sono stati rilevati per il tasso di
mortalita' totale.
L'incidenza relativa dell'associazione e' stata misurata
utilizzando un "indice di disuguaglianza" che ha messo a
confronto il rischio relativo di un effetto sulla salute (morte
cardiovascolare) tra soggetti in condizioni socioeconomiche
disagiate (alto rischio) e altri in condizioni meno disagiate
(basso rischio). Lo studio ha mostrato i seguenti indici di
disuguaglianza relativi per i cinque fattori di rischio piu'
importanti: 5,58 per il fumo, 3,76 per il QI inferiore alla
media, 3,20 per il reddito basso, 2,61 per la pressione sistolica
elevata e 2,06 per l'attivita' fisica ridotta.
Gli autori dello studio propongono "diversi meccanismi
plausibili" per cui un QI piu' basso potrebbe aumentare il
rischio di malattie cardiovascolari, in particolare la
correlazione tra livello di intelligenza e abitudini
comportamentali (quali fumo o attivita' fisica) e fattori
correlati (obesita', pressione sanguigna). Inoltre, "il QI
potrebbe indicare l'accumulo di fattori ambientali negativi" (ad
esempio malattie, nutrizione non ottimale) nell'arco della vita.
(Wel/ Dire)