PRIMA UNITÀ CHIRURGICA ITALIANA AD UTILIZZARE LA TECNOLOGIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 feb. - Come negli Usa, anche
in Italia, il tumore all'esofago verra' operato col robot
chirurgico, garantendo al paziente un miglior decorso
post-operatorio, senza alcuna riduzione della radicalita'
oncologica. A farlo sara' l'U.O. di Chirurgia Toracica dell'Ausl
di Forli', diretta dal dottor Davide Dell'Amore, pronta a
praticare, grazie a una consolidata esperienza di chirurgia
mini-invasiva toracica ed esofagea, l'esofagectomia robotica,
recentissima evoluzione della tecnica toracoscopica e
laparoscopica, ancor meno traumatica per il paziente. Per
apprendere tale tecnica, nei giorni scorsi, il dottor Marco
Taurchini, dell'U.O. di Chirurgia Toracica dell'Ausl di Forli',
e' volato a Los Angeles (California), dove ha effettuato uno
stage di una settimana al City of Hope Hospital, nell'equipe del
prof. Kemp Howard Kernstine, massima autorita' nel settore.
Per quanto non molto frequente, il tumore all'esofago richiede
un trattamento chirurgico assai impattante. "Con le metodiche
tradizionali sono necessari piu' accessi e l'operazione implica
diverse incisioni: al collo, all'addome, al torace - spiega il
dottor Taurchini - ne consegue un decorso post-operatorio
complesso e spesso doloroso. In questi anni, si sono quindi
cercate strade alternative, cosi' da migliorare la qualita' di
vita dei malati". In questo senso, la chirurgia robotica ha
aperto nuove frontiere. Col robot, non serve piu' incidere il
pazientem e' sufficiente praticare i fori in cui inserire gli
strumenti chirurgici collegati ai bracci meccanici, con grande
beneficio di chi viene operato e senza sacrificare la radicalita'
chirurgica".
(Wel/ Dire)