AFFRONTA L'ARGOMENTO L'ULTIMO SAGGIO DEL PROFESSOR PAVAN.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 feb. - "Esiste il suicidio
razionale?". La domanda e' il titolo dell'ultimo saggio di Luigi
Pavan (Edizioni Magi). Professore ordinario di Psichiatria
dell'Universita' degli Studi di Padova, membro associato della
Societa' Psicoanalitica Italiana, Pavan prova a parlare di
suicidio evitando le risposte metafisiche, ma anche le
assolutezze del razionalismo e le idealizzazioni romantiche. Il
punto focale del lavoro e': come puo' accadere che un uomo superi
la paura della morte, fattore protettivo primario, tanto da
procurarsela? "Il senso comunicativo del suicidio e' sempre
molteplice e mai esaustivo e per avvicinarlo e approfondirlo qui
si e' scelto di considerare la biografia e le opere di alcuni
letterati che hanno concluso la loro vita con il suicidio o che
hanno pensato di farlo. Sia la filosofia, che la religione e la
medicina propongono risposte che appaiono riduttive. È
utilizzando l'apporto psicoanalitico che sembra possibile dare
una soluzione alla domanda iniziale e favorire una comprensione,
se pur parziale, di un comportamento cosi' complesso e per gran
parte enigmatico. Diventa allora possibile, pur nel rispetto
della liberta' e della autonomia dell'individuo, pensare anche un
intervento di prevenzione e di aiuto, tanto piu' se la
suicidarieta' e' correlata a una condizione psicopatologica o,
comunque, a una sofferenza grave".
(Wel/ Dire)