(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 4 feb. - Complessivamente 66
progetti di creazione di impresa hi-tech e 252 aspiranti
imprenditori, 177 progetti di trasferimento tecnologico dalle
universita' alle aziende, 33 di innovazione manageriale. Sono i
numeri che danno idea dei risultati e degli sviluppi del
programma Spinner 2013, che vengono presentati in un convegno
("Il senso nuovo del lavoro") in programma oggi a Bologna.
"Sono in tutto 462 le persone, prevalentemente under 35, che
il programma Spinner 2013, giunto ai primi traguardi- spiega una
note della Regione Emilia-Romagna- ha sostenuto in questi ultimi
18 mesi lungo la strada dell'innovazione". Un risultato raggiunto
con un investimento complessivo di oltre sei milioni provenienti
dal Fondo sociale europeo: 5,3 milioni per le borse di ricerca,
685.000 euro di incentivi economici e 412.000 euro di consulenze
specialistiche. "Per spingere l'innovazione- spiega l'assessore
regionale alla Formazione professionale e al Lavoro, Giovanni
Sedioli- con il programma Spinner 2013 la Regione ha scelto di
puntare sulle persone, come motore dello sviluppo, promuovendo la
loro qualificazione attraverso borse di ricerca, servizi e
incentivi e, soprattutto, mettendole in rete tra loro con il
tessuto produttivo regionale e con quel grande bacino di
competenze che sono le nostre Universita'". A fine 2009, con
bandi ancora aperti, le domande pervenute complessivamente sono
state 786, di cui 462 ammesse (58,8%). La maggior parte dei
beneficiari si concentra nella fascia dai 25 ai 34 anni (66,5%).
Piu' giovani quelli che hanno proposto progetti di trasferimento
tecnologico (28 anni in media), piu' maturi gli aspiranti
imprenditori (33,2 anni). Il 92% e' almeno laureato: prevale
ingegneria (33,1%), seguita dall'area chimico-farmaceutica
(14,2%) e da quella geo-biologica (13,6%).
La maggior parte degli ammessi proviene da Bologna (28,4%),
seguita da Ferrara (17,7%), Modena (13,6%), Parma (11%) e
Forli'-Cesena (8,7%), Reggio Emilia (6,9%) e Ravenna (6,1%). I 66
progetti d'impresa, spiega la nota di viale Aldo Moro, sono nati
soprattutto nei settori dei servizi alle imprese e
chimico-elettrico (30% ciascuno). Seguono informatica (15%) e
manifattura, industria alimentare, assistenza sanitaria, beni
culturali e turismo. I 177 progetti di trasferimento tecnologico
interessano soprattutto i settori biomedicale e agroalimentare
(circa il 30%), seguiti da automazione e meccanica, chimica
industriale, informatica e chimica farmaceutica.
A questi risultati, sottolinea la Regione, il programma
Spinner e' arrivato "grazie ad una fortissima presenza sul
territorio": innanzitutto attraverso gli Spinner Point aperti a
Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara,
Ravenna, Cesena. Per sensibilizzare i potenziali beneficiari sono
state tenute, inoltre, 10 conferenze con 750 partecipanti e 69
seminari di cultura dell'innovazione che hanno coinvolto 2.450
persone.
(Wel/ Dire)