IN EMILIA-ROMAGNA L'80%; EX PAZIENTI IN TREKKING IN ALGERIA
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 4 feb. - In Emilia-Romagna
otto persone su 10 accettano di donare gli organi di un familiare
defunto per i trapianti, media di poco superiore a quella
nazionale: 70%. Lo ha detto ieri il Direttore del Centro
Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, alla presentazione
del suo libro "La mia vita con i trapianti-La sfida della
donazione", alla libreria Ambasciatori di via Orefici a Bologna.
Presenti tra il pubblico, Giancarlo Pizza, presidente dell'Ordine
dei Medici di Bologna e il professor Giovanni Martinelli.
Messa a confronto con una media nazionale di sette italiani su
10 che non si oppongono alla donazione di organi,
l'Emilia-Romagna rappresenta quindi un caso di tutto rispetto,
secondo le parole di Nanni Costa. Riferendosi a questi dati
Augusto Cavina, direttore generale del Policlinico
Sant'Orsola-Malpighi, afferma che "si tratta senz'altro di un
buon risultato, ma- aggiunge- che i due su 10 che si oppongono a
questa scelta rappresentano tutte occasioni perdute per
salvaguardare la vita". Durante l'incontro di ieri, Nanni Costa
ha fatto il punto della situazione sulla donazione di organi a
livello nazionale: "L'Italia viene dopo Spagna e Francia nella
classifica europea degli Stati in cui si dona di piu'". Poi ha
citato e lodato iniziative come "Trapianti e sport" recentemente
sperimentata dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con
il Veneto: "Abbiamo scoperto un nuovo farmaco per i trapiantati:
l'attivita' fisica", afferma Nanni Costa raccontando di cinque
pazienti che sono stati portati in Algeria a fare un trekking.
"In questi giorni- continua Nanni Costa- c'e' una direttiva
europea sulla sicurezza nei trapianti in discussione a Bruxelles"
e definisce l'Italia come "paladina della sicurezza" assieme alla
Spagna.
Oltre a una "costante attenzione nei confronti dei pazienti",
Nanni Costa ricorda che "anche i medici non vengono lasciati
soli" e parla di 'Second opinion', servizio grazie al quale i
camici bianchi impegnati nei trapianti che abbiano dei dubbi
"possono in qualsiasi momento rivolgersi ad un gruppo di cinque
esperti che possono dare il loro parere e metterlo per iscritto:
questo ha consentito di fare molti trapianti in piu'".
(Wel/ Dire)