(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 feb. - Procede a singhiozzo,
e solo in alcune Regioni a passo spedito, la campagna vaccinale
contro il papilloma virus (Hpv), partita nel 2008 e che coinvolge
le 12enni. Secondo i dati della Commissione Salute presso la
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, aggiornati al
30 giugno 2009, in media oltre un terzo delle aventi diritto
(34%) ha concluso il ciclo completo di vaccinazione (tre dosi)
nella coorte di nascita 1997 e poco meno (26,7%) nella coorte di
nascita 1996. Un dato accettabile, anche se ancora lontano dalla
quota del 95% in 5 anni prevista dall'Istituto Superiore di
Sanita'. La causa di questo ritardo e' da attribuire alla scelta
di alcune Regioni che hanno preferito vaccinare dapprima le
13enni per poi passare alle 14enni (come il Veneto), mentre altre
hanno introdotto piu' coorti in offerta attiva e gratuita
(Basilicata, Friuli, Piemonte, Toscana, Val d'Aosta). Altre
ancora hanno previsto un prezzo agevolato (circa un terzo di
quello al pubblico) per avvicinare le donne fino a 26 anni, per
le quali la vaccinazione e' indicata.
Da una prima mappatura delle vaccinazioni eseguite, Lombardia,
Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Molise, hanno raggiunto una
copertura di circa il 60%, mentre si registrano difficolta' al
Sud.I dati di Campania e Sicilia non sono stati comunicati, e in
Puglia la vaccinazione e' stata fatta solo su uno scarso 20%. Un
po' meglio la situazione in Calabria, Regione nella quale si
registra il 40% di vaccinazioni. Nel panorama frastagliato delle
adesioni alla vaccinazione da parte delle ragazze, i dati
indicano un altro punto oscuro. Infatti, mentre l'adesione e'
stata mediamente alta per la prima dose di vaccino (raggiungendo
il 61,8% nella coorte del 1997 e il 43,9% nella coorte del 1996),
per la seconda dose si e' registrato un netto calo: ma senza
l'adesione il vaccino perde efficacia e diventa inutile per le
ragazze e costoso per il sistema sanitario nazionale.
Per questo Onda, L'Osservatorio nazionale sulla salute delle
donne, proprio in occasione della 'Settimana europea contro
l'Hpv', chiede alle Istituzioni un maggiore impegno per garantire
equita' di accesso e di informazioni. Onda ha anche lanciato il
suo nuovo progetto, sviluppato in collaborazione con il
patrocinio del ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca,
per coinvolgere in prima persona le giovanissime e per allargare
le coorti. Si iniziera' con la distribuzione tramite gli Uffici
scolastici regionali di un volantino informativo a tutte le
maturande del 2010 dal titolo "Hpv: che cosa e' e come prevenire
il cancro del collo dell'utero", che contiene chiare informazioni
sulla prevenzione di questa malattia attraverso gli strumenti di
diagnosi a disposizione: vaccinazione, Pap test e il piu'
efficace test Hpv.
(Wel/ Dire)