(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 dic. - Queste le linee di
azione per la promozione ed il miglioramento della qualita',
della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi
assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio
cesareo, da avviare congiuntamente a livello nazionale, regionale
e locale: - 1. MISURE DI POLITICA SANITARIA E DI ACCREDITAMENTO -
Si vuole razionalizzare/ridurre nell'arco di tre anni i punti
nascita con numero di parti inferiore a 1000/anno, prevedendo
l'abbinamento per pari complessita' di attivita' delle U.U.O.O.
ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche,
riconducendo a due i precedenti tre livelli assistenziali,
mettendo a regime, contemporaneamente, il sistema di trasposto
assistito materno (STAM) e neonatale d'urgenza (STEN). Le
strutture dovranno essere autorizzate ed accreditate sulla base
di standard che vengono individuati. La rete dei servizi
territoriali, in particolare i Consultori Familiari adeguatamente
supportati nel numero e negli organici, rappresenta il punto
nodale per la presa in carico della gravidanza fisiologica.
Vengono infine suggerite strategie di
incentivazione/disincentivazione economica su soglie di
appropriatezza degli interventi e l'implementazione delle misure
individuate viene indicata quale obiettivi specifici per la
valutazione dei direttori generali, dei direttori di dipartimento
e di U.O.C.;
- 2. CARTA DEI SERVIZI PER IL PERCORSO NASCITA - Le Aziende
sanitarie in cui e' attivo un punto nascita, devono sviluppare
una Carta dei servizi specifica per il percorso nascita, in cui,
in conformita' ai principi di qualita', sicurezza e
appropriatezza siano contenute indicazioni riguardanti le
informazioni generali sulla operativita' dei servizi contenenti i
principali indicatori di esito, sulle modalita' assistenziali
dell'intero percorso nascita, sulle modalita' per favorire
l'umanizzazione del percorso nascita, sulla rete sanitaria
ospedaliera-territoriale e sociale per il rientro a domicilio
della madre e del neonato atta a favorire le dimissioni protette,
il sostegno dell'allattamento al seno ed il supporto psicologico;
- 3. INTEGRAZIONE TERRITORIO-OSPEDALE - Si vuole garantire la
presa in carico, la continuita' assistenziale, l'umanizzazione
della nascita attraverso l'integrazione dei servizi tra
territorio ed ospedale e la realizzazione di reti dedicate al
tema materno-infantile sulla base della programmazione regionale.
Sono previsti percorsi assistenziali differenziati che
favoriscano la gestione delle gravidanze fisiologiche presso i
consultori e le dimissioni protette delle puerpere e dei neonati;
- 4. SVILUPPO DI LINEE GUIDA SULLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA E SUL
TAGLIO CESAREO DA PARTE DEL SNLG-ISS - A breve saranno
disponibili le su indicate Linee guida rivolte sia ai
professionisti della salute che, in sintesi divulgativa, alle
donne;
- 5. PROGRAMMA DI IMPLEMENTAZIONE DELLE LINEE GUIDA - Attraverso
analisi del contesto assistenziale a livello regionale e locale
verranno identificate le criticita' e le barriere che ostacolano
il cambiamento. Verra' promossa la continuita' assistenziale e
l'integrazione con l'assistenza territoriale.
Viene quindi promosso il ruolo dei vari professionisti nel
percorso nascita, anche tramite l'individuazione dei percorsi
differenziati per l'assistenza alla gravidanza fisiologica ed a
rischio fisiologica. Per favorire l'appropriatezza degli
interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione
del taglio cesareo verranno sviluppati percorsi
clinico-assistenziali aziendali, sulla base delle linee di
indirizzo;
- 6. ELABORAZIONE, DIFFUSIONE ED IMPLEMENTAZIONE DI
RACCOMANDAZIONI E STRUMENTI PER LA SICUREZZA DEL PERCORSO NASCITA
- Verranno promossi strumenti quali le Raccomandazioni per la
prevenzione della mortalita' materna, per la prevenzione della
mortalita' neonatale nonche' l'adesione a sistemi di monitoraggio
di eventi sentinella/eventi avversi/near miss e relativi Audit;
- 7. PROCEDURE DI CONTROLLO DEL DOLORE NEL CORSO DEL TRAVAGLIO E
DEL PARTO - Vengono promosse procedure assistenziali,
farmacologiche e non per il controllo del dolore in corso di
travaglio-parto e definiti di protocolli diagnostico terapeutici
condivisi per la partoanalgesia, dando assicurazione della
erogabilita' di tale prestazione con disponibilita'/presenza di
anestesista sulla base dei volumi di attivita' del punto nascita;
- 8. FORMAZIONE DEGLI OPERATORI - Nell'ambito dei percorsi di
formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali
coinvolte nel percorso nascita, con modalita' integrate, viene
dato particolare peso alla formazione inerente il programma di
implementazione delle Linee Guida e all'audit clinico quale
strumento di valutazione della qualita' dei servizi e delle cure
erogate; Con il Miur si desidera attivare sistemi per la verifica
ed adeguamento dei livelli formativi teorico-pratici delle scuole
di specializzazione in ginecologia ed ostetricia, nonche' in
pediatria/neonatologia e del corso di laurea in ostetricia, in
linea ed in coerenza con gli standard assistenziali; Un ruolo non
secondario nella formazione degli operatori assume l'effettiva
integrazione della funzione universitaria di didattica con gli
ospedali di insegnamento nonche' la promozione del coinvolgimento
delle societa' scientifiche nella formazione continua dei
professionisti sanitari; Nel favorire la diffusione delle
procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del
parto viene prevista attivita' formativa in tema di metodiche
farmacologiche e non di controllo del dolore, con carattere di
multidisciplinarieta'; Viene infine promosso un percorso
strutturato per l'inserimento dei professionisti nuovi assunti,
confacente alle caratteristiche dei livelli assistenziali
garantiti;
- 9. MONITORAGGIO E VERIFICA DELLE ATTIVITÀ - Per tutte le
attivita' previste viene promosso l'utilizzo di sistemi di
monitoraggio e valutazione delle attivita', capaci di definire le
ricadute cliniche e assistenziali delle attivita' stesse
attraverso indicatori misurabili;
- 10. ISTITUZIONE DI UNA FUNZIONE DI COORDINAMENTO PERMANENTE PER
IL PERCORSO NASCITA - Per un adeguato coordinamento delle e
verifica delle attivita' e' prevista la costituzione di un
Comitato per il Percorso Nascita (Cpn), interistituzionale, con
funzione di coordinamento, con il coinvolgimento delle Direzioni
Generali del Ministero della salute (Programmazione, Prevenzione,
Comunicazione, Ricerca, Sistema Informativo), delle Regioni e
Province autonome e di altre istituzioni sanitarie nazionali
(Iss, Agenas). Analoga funzione dovra' essere attivata a livello
di ogni singola Regione e Provincia Autonoma.
(Wel/ Dire)