(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 dic. - Solo meta' degli
italiani che potrebbero accedere agli screening contro i tumori
colgono questa occasione di diagnosi precoce, e al Sud questa
percentuale e' ancora piu' bassa. Lo affermano le cifre
presentate al nono convegno annuale dell'Osservatorio nazionale
screening contro i tumori che si e' appena concluso a Verona.
Il convegno ha ricordato che sono quasi nove milioni gli
inviti inviati agli italiani per i programmi di screening del
tumore del collo dell'utero, della mammella e del colon retto, a
cui hanno risposto quattro milioni e duecentomila persone
distribuite pero' in maniera diseguale nella penisola: per la
mammografia si va dal 90% al Nord, l'83% al Centro al 37% al Sud,
per lo screening del tumore del colon retto, che riguarda uomini
e donne, si passa da quasi il 70% per il Nord a meno del 10% per
il Sud.
Per quanto riguarda il Pap test, infine, per la diagnosi
precoce del tumore dell'utero, il record spetta al Centro Italia,
che supera l'80%. In questo caso il Sud si difende con una
percentuale intorno al 60%.
(Wel/ Dire)