(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 dic. - L'epidemia di colera
che ha ucciso piu' di 2000 persone ad Haiti e' partita dal campo
dei caschi blu nepalesi della missione ONU, nel centro del Paese.
È quanto conferma un rapporto consegnato al Ministero degli
Esteri francese, secondo quanto ha riferito all'Agenzia France
presse a Parigi una fonte vicina al dossier. Nei giorni scorsi
anche l'epidemiologo francese Renaud Perraux, rientrato in
Francia da una missione nell'isola, aveva detto che l'epidemia di
colera ad Haiti non e' una conseguenza del terremoto, perche' il
ceppo del batterio non ha origine locale, ma e' stato portato da
fuori.
Secondo responsabili haitiani, i primi casi di colera sono
apparsi a meta' ottobre nei pressi del campo delle forze di pace
ONU (Minustah), di cui molti soldati erano di origine nepalese.
Questi ultimi sono stati accusati da una parte della popolazione
di essere all'origine della diffusione del virus. Una versione
ritenuta possibile anche dal medico francese Gerard Chevallier,
che ha lavorato con il professor Perraux. L'ONU ha sempre
sostenuto che non vi fossero prove del fatto che la diffusione
del colera fosse stata provocata dalla presenza delle sue truppe.
Secondo un portavoce del governo francese il Ministero degli
affari esteri ha trasmesso il rapporto all'ONU che ha aperto
un'inchiesta. Secondo gli ultimi dati pubblicati ieri dal
Ministero della sanita' haitiano l'epidemia di colera ha
provocato la morte di oltre 2000 persone mentre i casi accertati
superano le 90'000 unita'.
(Wel/ Dire)