MANIPOLATE STAMINALI PER CREARE FIGLI CON CROMOSOMI DI DUE MASCHI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 dic. - Dopo la topolina
creata in laboratorio mescolando i DNA di due madri, oggi e' nato
il primo topo con due padri. L'animale non e' stato "creato"
esclusivamente dai due genitori di sesso maschile ovviamente, la
femmina serve ancora, ma il suo corredo cromosomico porta i geni
di due papa'. Lo studio, che e' stato condotto dal team di
Richard R. Berhringer dell'Anderson Cancer Center, Universita'
del Texas, segna una svolta epocale per la genetica. Secondo
quanto riportato dalla rivista "Biology of Reproduction", la
scoperta potrebbe essere utilizzata per preservare le specie
animali in pericolo di estinzione e, in un futuro ancora lontano,
potrebbe realizzare il sogno delle coppie di uomini omosessuali
di avere un figlio con i geni di entrambi. Per arrivare a questo
risultato, il team di ricercatori texani ha manipolato i
fibroblasti del feto di un topo maschio (quindi con cromosomi
sessuali XY), per produrre una linea di cellule staminali
pluripotenti indotte (iPS). Queste ultime, sono cellule adulte
riprogrammate per comportarsi come staminali embrionali. Alcune
di queste cellule iPS, fatte crescere spontaneamente, hanno perso
il loro cromosoma Y trasformandosi in cellule XO.
Queste cellule XO sono poi state iniettate in embrioni, allo
stadio di blastocisti, prelevati da topi femmina e trapiantati in
mamme surrogato che hanno generato una prole di femmine chimere
XO/XX che avevano un cromosoma X proveniente dai fibroblasti del
topo maschio di origine.
Le femmine chimera, che portavano ovociti derivati dalle cellule
XO, si sono poi accoppiate con normali topi maschi. Alcuni dei
topi generati da questi accoppiamenti, sia maschi che femmine,
avevano cosi' nel loro DNA il contributo genetico di due padri.
"Il nostro studio - dicono i ricercatori - sfrutta la tecnologia
delle cellule iPS per combinare gli alleli da due maschi e
generare una progenie, maschile e femminile, e' cioe' una nuova
forma di riproduzione dei mammiferi".
In futuro potrebbe essere possibile generare ovociti umani da
cellule iPS maschili in vitro.Usando questa tecnica,
congiuntamente alle tecniche di fecondazione in vitro, si
potrebbe eliminare la necessita' delle chimere femmine XO/XX,
anche se una madre surrogata sarebbe ancora necessaria per
portare avanti la gravidanza del figlio dei due padri.
Gli autori della ricerca hanno poi affermato che con una
variazione della loro tecnica "si potrebbe generare, in un futuro
ancora lontano, spermatozoi da donatori femmine e ottenere una
progenie anche da due madri umane".
(Wel/ Dire)