(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 dic. - La maggioranza degli
italiani conduce uno stile di vita scorretto. Tuttavia, 9 su 10
sono preoccupati di sviluppare malattie a lungo termine. E' la
fotografia che emerge dalla nuova ricerca internazionale sui
servizi sanitari "Bupa Health Pulse 2010" realizzata dalla London
School of Economics. Oltre la meta' degli italiani (54%) ammette
di fare attivita' fisica sono per un'ora o meno alla settimana,
mentre in linea con la media internazionale 7 connazionali su 10
(71%) bevono alcolici e quasi un terzo fuma (30%). Eppure l'86%
e' preoccupato di sviluppare in futuro una malattia cronica:
oltre un terzo degli italiani (37%) si teme il cancro, mentre
meno di uno su dieci (8%) si preoccupa di malattie cardiache e
diabete (5%).
Lo studio "Bupa Health Pulse 2010" ha coinvolto oltre 12.000
persone in tutto il mondo e piu' di mille in Italia, analizzando
gli atteggiamenti e le percezioni delle malattie croniche.
"Sembriamo essere consapevoli della diffusione delle malattie
croniche nella societa', ma non facciamo abbastanza- ha
commentato il dottor Sneh Khemka, Direttore Medico di Bupa
International- per ridurre il rischio di sviluppare una
condizione patologica a lungo termine. È interessante notare
anche come le persone si preoccupino molto piu' del cancro che di
altre malattie: eppure le patologie cardiovascolari uccidono un
maggior numero di persone. Dovremmo cominciare a realizzare che
possiamo aumentare le nostre chance di evitare queste malattie
cambiando il nostro stile di vita".
In linea con questi dati, l'ulteriore rapporto di
approfondimento "Malattie croniche: una prospettiva
internazionale" rivela le dimensioni e l'impatto delle malattie
croniche nella societa'. "Le malattie croniche- dichiara il dott.
Julien Forder, ricercatore superiore, London School of Economics-
sono la causa principale di morte e disabilita' in tutto il mondo
e causano il 60% di tutte le morti. Il peso economico di queste
malattie e' notevole, anche alla luce dei costi di assistenza e
della perdita di produttivita'. Quello che preoccupa e' che molte
di queste malattie si possono prevenire. Sappiamo dalla ricerca
che l'attivita' fisica e' uno dei cambiamenti dello stile di vita
piu' efficaci per ridurre il rischio di sviluppare condizioni
patologiche a lungo termine. Quasi un terzo delle malattie
cardiovascolari (30%) e piu' di un quarto dei casi di diabete
(27%) potrebbero essere evitati se tutti cominciassero a fare
attivita' fisica".
Gli italiani ammettono che il maggior impedimento a scegliere
stili di vita piu' sani e' la mancanza di tempo (30%) mentre per
il 17% e' la mancanza di motivazione.
(Wel/ Dire)