A FORLI' IL CONVEGNO SULLA COMUNICAZIONE TRA MEDICO E PAZIENTE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 dic. - La cardiologia
spiegata ai cittadini per un rinnovato patto di salute
medico-pazienti. Circa trecento persone hanno partecipato, sabato
4 dicembre nella piazza dell' ospedale "Morgagni-Pierantoni" di
Forli', al convegno "Questioni di cuore: l'infarto miocardico
nell'era della comunicazione globale", con l'attore bolognese
Alessandro Bergonzoni e Carlo Gargiulo. A partire dal 2006, nella
provincia di Forli'-Cesena, la mortalita' per infarto miocardico
acuto si e' piu' che dimezzata (-56%), arrivando all'attuale
4,8%, mentre la degenza media e' passata dal 9 a 6 giorni
(-31%)."Merito del trattamento offerto su scala provinciale
dall'U.O. di Cardiologia dell'Ausl di Forli' diretta dal dottor
Marcello Galvani - si legge nellanota dell'Ausl - che, in
collaborazione col 118, e' riuscita ad abbreviare al massimo il
tempo fra diagnosi e riapertura della coronaria, effettuando,
negli ultimi 4 anni, oltre 800 angioplastiche primarie".
Risultati rilevanti eppure, secondo i medici dell'ospedale
forlivese, "scarsamente percepiti dalla popolazione". E' per
questo che l'unita' ha deciso di organizzare un'intera giornata
seminariale sulle problematiche legate alla comunicazione
medico-paziente, promuovendo, sabato 4 dicembre, nell'atrio
dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forli', il convegno
"Questioni di cuore: l'infarto miocardico nell'era della
comunicazione globale", che ha visto la partecipazione
straordinaria dell'attore Alessandro Bergonzoni, del dottor Carlo
Gargiulo, ex conduttore di "Elisir" di Rai3, e del professor
Attilio Maseri, presidente della Fondazione "Per il Tuo Cuore" -
Anmco, (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri),
nonche' di esperti provenienti da tutta Italia. "Come ogni
diritto, anche quello alla salute implica un dovere che, nel caso
specifico, consiste nello sforzo, richiesto al cittadino, di
impegnarsi a conoscere il funzionamento del sistema sanitario -
illustra Filippo Ottani, dell'U.O. di Cardiologia dell'Ausl di
Forli', ideatore dell'iniziativa insieme al Andrea Pozzati,
responsabile dell'U.O. Semplice cardiologia di Bazzano -
Dall'altra parte, il medico ha l'obbligo di comunicare in modo
chiaro, ma non semplicistico, le dinamiche e le nuove
opportunita' che la medicina puo' offrire. E' necessaria un'opera
di educazione continua al dialogo bidirezionale
medico-paziente-medico: occorre soffermarsi ad ascoltare la
storia di ogni singolo malato - prosegue - perche' ascoltare
significa restituire un senso sia alla sua richiesta di aiuto sia
ai gesti terapeutici, cosi' da costruire una vera alleanza
medico-paziente, filo conduttore del processo di cura".
(Wel/ Dire)