"GARANTIRE UNA SEMPRE MAGGIORE APPROPRIATEZZA DELL'ASSISTENZA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 dic. - "Nonostante il momento
economicamente difficile e i tagli al fondo per le politiche
sociali destinato alle Regioni, sono riuscito ad aumentare il
fondo per l'acquisto di prodotti alimentari aproteici destinato
ai pazienti con insufficienza renale cronica, portandolo dai 3
milioni del 2010 ai 3,7 per il 2011". Lo dichiara in una nota
Aldo Forte, assessore alle Politiche sociali e Famiglia della
Regione Lazio.
Nei giorni scorsi, spiega la nota, l'assessore ha incontrato
Federfarma Lazio, che rappresenta 1.390 delle 1.450 farmacie del
Lazio, e le associazioni 'Malati di reni' e 'Cittadinanza
attiva', per risolvere il problema relativo alla sospensione da
parte delle farmacie dell'erogazione dei prodotti aproteici
determinata dall'esaurimento del fondo di 3 milioni di euro
stanziato a febbraio 2010.
"Con questo intervento- aggiunge Forte- garantiremo agli oltre
cinquemila malati cronici di reni della nostra regione la
continuazione della loro dieta ipoproteica messa in pericolo
dall'insufficienza dello stanziamento dello scorso febbraio. Si
tratta di un intervento di grande responsabilita', dal momento
che la dieta a base di prodotti specifici rappresenta uno
strumento irrinunciabile nella terapia conservativa della
malattia dei reni. Questa, infatti, consente di rinviare
l'ingresso del paziente in dialisi con notevoli benefici per la
qualita' della sua vita".
"In piu', tale azione preventiva ci permette di incidere
positivamente non solo sulla salute delle persone ma anche della
nostra Regione. Basti pensare che un mese di dieta ipoproteica
costa 120 euro, un mese di dialisi ben 2.500, ben venti volte di
piu'. Una cifra che moltiplicata per gli oltre cinquemila malati
di reni interessati da' l'idea della lungimiranza di questo
intervento. Continua, quindi, il nostro impegno concreto-
conclude Forte- lungo la strada dell'integrazione degli
interventi sociali con quelli sanitari, per garantire una sempre
maggiore appropriatezza dell'assistenza per il bene dei
cittadini".
(Wel/ Dire)