(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 dic. - È andato al progetto
Amolab - presentato dai ricercatori dell'Istituto di fisiologia
clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Lecce (Ifc-Cnr)
Sergio Casciaro, Francesco Conversano ed Ernesto Casciaro, in
collaborazione con gli imprenditori Matteo e Stefano Pernisa - il
Premio nazionale innovazione 2010, "la piu' importante
competizione nazionale per progetti d'impresa ad alto contenuto
innovativo nati in ambito universitario e degli enti pubblici di
ricerca. La finale del Pni si e' svolta a Palermo, tra le oltre
60 idee imprenditoriali vincitrici delle principali Start Cup e
Business plan competitions bandite da atenei e regioni italiane".
Amolab era stato gia' selezionato dalla giuria della Start
Cup Cnr-Il Sole 24 Ore, durante la finale svoltasi il 4 novembre
scorso al Festival della Scienza di Genova, per l'area Sud. Il
progetto riguarda "il settore dell'ostetricia ginecologica, in
particolare il monitoraggio della progressione del parto, che
ancora oggi 'soffre' della mancanza di dispositivi sicuri in
grado di misurare in modo non invasivo e obiettivo i principali
parametri relativi alla buona riuscita del parto stesso".
"Quest'innovativo dispositivo biomedicale a ultrasuoni- continua-
consente tale monitoraggio rendendo disponibili in real time gli
indicatori di progressione del parto: in questo modo si punta a
ridurre significativamente sia i rischi di scelte inappropriate
da parte di medici e operatori, sia il numero di interventi
chirurgici 'non necessari', a vantaggio della salute sia delle
gestanti sia dei nascituri. Si stima infatti che attualmente i
parti di tipo chirurgico con un errore di diagnosi arrivino fino
al 40% dei casi; inoltre la frequenza dei tagli cesarei in Italia
- attestata intorno al 38%, con picchi di oltre 60% in alcune
regioni e in rapida crescita rispetto allo scorso decennio - va
decisamente contro il tetto massimo del 15% posto dalla World
Health Organization".
(Wel/ Dire)