(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - "Piu'
tossicodipendenti devono essere sottoposti a test per l'HIV,
l'epatite virale e ad altre infezioni come la tubercolosi". Lo
chiede l'agenzia europea delle droghe (Oedt) nei nuovi
orientamenti pubblicati oggi. Secondo l'agenzia l'adozione di
test in questo gruppo di persone e' ancora bassa in molti paesi
europei. Le malattie infettive sono tra le conseguenze per la
salute piu' gravi derivanti dall'assunzione di droghe per via
endovenosa e possono portare a costi sanitari significativi. Le
nuove linee guida raccomandano una strategia per aumentare i
test, sia in Europa sia nel mondo, in moda da garantire il
trattamento per i tossicodipendenti e ridurre il rischio di
diffusione dell'infezione alla popolazione.
I tossicodipendenti sono vulnerabili a una serie di malattie
infettive a causa di comportamenti a rischio e condizioni di base
come la scarsa igiene, mancanza di fissa dimora e poverta'.
L'Oedt stima che il 30-50% dei tossicodipendenti sieropositivi in
Europa non sono consapevoli di essere infetti. Si stima inoltre
che circa il 50% dei consumatori di droghe iniettive (variabile
tra i paesi dal 10% al 90%) sono affetti da epatite virale (in
particolare l'epatite C), che puo' portare a gravi malattie del
fegato e morte prematura.
(Wel/ Dire)