TUMORI. IN AUMENTO ALLA TIROIDE, LA SPERANZA È NELLE STAMINALI
PIÙ 53,3% NEGLI ULTIMI 10 ANNI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - I tumori della tiroide
sono stati considerati fino a oggi una malattia piuttosto rara
(5,2 casi maschili e 15,5 casi femminili ogni 100.000 abitanti),
ma il loro costante aumento preoccupa gli studiosi. Si tratta
infatti del gruppo di patologie neoplastiche che in dieci anni in
Italia e' cresciuto di piu': del 53,3%, secondo gli ultimi dati
raccolti dall'AIRTum - Associazione Italiana Registro Tumori.
E mentre si studiano cause e fattori di questa tendenza, un aiuto
per comprendere l'origine di alcuni tumori e per mettere a punto
nuove terapie viene dalla ricerca sulle cellule staminali.
Le cellule staminali hanno una sorprendente capacita' di
proliferare e differenziarsi, e questo fa intravedere prospettive
straordinarie nel campo della medicina rigenerativa.
Ma queste stesse caratteristiche potrebbero rendere le cellule
staminali un pericolo, perche' si sospetta che giochino un ruolo
importante nell'evoluzione di alcuni tumori tiroidei che non
rispondono alle terapie convenzionali.
I tumori della tiroide, infatti, hanno in genere una prognosi
molto favorevole, con percentuali di sopravvivenza oltre il 90%.
Alcune neoplasie, pero', sono particolarmente aggressive: negli
ultimi anni e' stata avanzata l'ipotesi che possano originarsi da
una differenziazione "sbagliata" delle staminali tiroidee, la cui
proliferazione continua renderebbe vana la chemioterapia.
(Wel/ Dire)
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