ISCRITTI ANAAO BOLOGNA CONTRO COMMISSARIAMENTO SINDACATO DICEMBRE
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 30 apr. - E' scontro totale
tra i camici bianchi dell'Anaao-Assomed dell'azienda
ospedaliero-universitario S.Orsola-Malpighi: 98 dirigenti medici
(l'associazione ne raccoglie 118) hanno deciso di portare in
Tribunale il neo assessore alla Sanita' dell'Emilia-Romagna,
Carlo Lusenti, e tutti gli altri organi centrali
dell'associazione. Li accusano di aver azzerato la rappresentanza
sindacale, avocando al vertice tutta la rappresentanza. I fatti
sono questi, spiega una nota del Consiglio aziendale
Anaao-Assomed: a scatenare la rabbia dei 98 dirigenti contro gli
organi centrali e' il fatto che questi ultimi hanno "decretato la
nullita' delle elezioni delle proprie rappresentanze, tenutesi il
2 dicembre scorso, azzerando di fatto l'intero Consiglio
Aziendale designato dall'Assemblea". Al suo posto, a livello
centrale e' stato nominato un commissario, delegato a
rappresentare gli iscritti nelle trattative sindacali.
Per i camici bianchi si tratta di "inammissibili ed
improponibili provvedimenti di sostanziale esproprio della
rappresentanza sindacale di base, dalla quale dipende e deriva la
stessa rappresentanza di vertice". Di qui all'aula di Tribunale
il passo e' stato breve: la causa, presentata da 98 dirigenti (su
118), e' contro la Commissione di controllo interna, il
segretario nazionale Lusenti, il presidente nazionale Iscaro e il
segretario regionale Aurigemma. Il commissario nominato dagli
organi centrali, nei piani dei vertici dell'Anaao, scrive il
Consiglio aziendale, "dovrebbe assumere la rappresentanza degli
iscritti (attualmente 118) nelle trattative sindacali aziendali".
A questa "operazione" si sono opposti, prosegue la nota, gli
interessati medici dirigenti che in blocco (98) hanno deciso di
andare in Tribunale "a tutela della loro liberta' di scelta
elettiva e contro operazioni di commissariamento che vengono
denunciate come inammissibili ed improponibili provvedimenti di
sostanziale esproprio della rappresentanza sindacale di base". A
tutti i citati in causa, Lusenti compreso, viene contestato di
"aver disposto ed adottato un provvedimento unilaterale di
auto-giustizia, senza minimamente coinvolgere ne' avvisare i
rappresentanti eletti ne' tantomeno aver investito il Giudice
Ordinario".
In ballo, conclude il Consiglio aziendale, oltre ai diritti
sindacali, ci sono "principi cardine e diritti fondamentali della
persona nell'ambito della partecipazione ad organismi associativi
che dovrebbero essere improntati a principi di democraticita'".
(Wel/ Dire)