ESPERTI MONDIALI RIUNITI A LIVERPOOL APPROVANO LA LINEA IRANIANA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 apr. - L'Iran modello di
prevenzione contro l'Aids, un esempio da seguire per molti Paesi
occidentali. E' quanto emerso dalla conferenza della
International Harm Reduction Association's 2010, tenutasi a
Liveropool. Gli esperti, infatti, hanno valutato in modo positivo
la linea dura adottata dall'Iran nella prevenzione della
diffusione del virus dell'Hiv specialmente tra gli eroinomani,
per l'efficacia mostrata. A causa della sua vicinanza alle
piantagioni di oppio, da anni l'Iran si trova a dover affrontare
la piaga crescente dell'eroina, e proprio gli eroinomani sono
stati i primi ad essere colpiti dal virus dell'Hiv quando questo
ha fatto il suo ingresso nel Paese. Per frenare l'avanzata
dell'Aids tra la popolazione, il governo iraniano ha adottato un
approccio sorprendentemente progressista: gli intellettuali e i
medici hanno convinto le autorita' religiose e governative che se
l'Iran non avesse fornito sostegno agli eroinomani, avrebbe
dovuto affrontare una vera epidemia da Hiv negli anni a venire.
Da quel momento, i leader religiosi affermarono che gli
eroinomani che chiedevano sostegno per uscire dalla droga non
dovevano essere perseguiti dalla legge. E quindi cliniche
specializzate nella somministrazione di metadone e nella
distribuzione di siringhe si svilupparono in tutto il Paese e,
ancora oggi, queste cliniche continuano il loro lavoro
distribuendo siringhe in tutta la popolazione,incluse le
prigioni. In molto Paesi, invece, compresi Stati Uniti e Canada
e' difficile per i detenuti avere a disposizione delle siringhe
nuove o una cura di metadone. Secondo Joumana Hermez, esperta di
Aids presso la sede dell'Organizzazione mondiale della Sanita' a
Il Cairo "potrebbe essere vista come una soluzione liberale, ma
da un punto di vista di salute pubblica, e' soltanto concreta."
(Wel/ Dire)