SCOPERTA DEGLI SCIENZIATI DEL "TABACCO AND GENETICS CONSORTIUM".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - Se vostro figlio
sara' un futuro fumatore pare sia gia' scritto nel DNA. La
scoperta e' degli scienziati del "Tabacco and Genetics
Consortium" (rete di 19 gruppi di ricerca internazionali) che
hanno identificato i nuovi marcatori genetici associati
all'attitudine al fumo. Vale a dire che nelle variazioni dei
cromosomi 9, 10, 11 e 15 sarebbe tracciata la decisione di
iniziare a fumare, la propensione alle "bionde", l'intenzione di
smettere e anche quante sigarette verranno fumate ogni giorno.
"Dal punto di vista pratico, di vantaggio per il fumatore, l'aver
confermato la matrice genetica del vizio del fumo e' di scarsa
rilevanza - afferma il genetista Bruno Dallapiccola, Direttore
Scientifico dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - La
propensione alle sigarette e' un 'carattere complesso' che
dipende si' dai geni, ma in maniera ancor piu' considerevole dal
contesto ambientale. Pertanto e' proprio sull'ambiente che e'
necessario intervenire con iniziative di educazione per
contrastare il fenomeno". Al di la' della predisposizione
genetica, se e' vero, dunque, che gli input ambientali (genitori
che fumano, costante contatto del bambino con persone che hanno
l'abitudine di accendersi la sigaretta) hanno il loro peso
specifico nella scelta di cedere al vizio sin da giovanissimi -
in Italia i fumatori minorenni sono circa un milione e
duecentomila -, l'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' continua a
combattere con forza una dipendenza nociva per grandi e piccoli.
Antesignana di un comportamento virtuoso, il Bambino Gesu' e'
stata la prima struttura pediatrica italiana a bandire il fumo
anche dalle aree all'aperto, coerentemente con l'impegno dedicato
ogni giorno sul fronte della ricerca scientifica,
dell'assistenza, dell'educazione alla salute e del miglioramento
della qualita' della vita di tutti.
(Wel/ Dire)