RESTANO LE OMBRE: IL 49% PENSA CHE OPERINO ANCHE SE È INUTILE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - Otto italiani su
dieci si fidano dei chirurghi e il livello di soddisfazione fra
coloro che hanno avuto una esperienza personale o in famiglia e'
pari al 90%. Anche fra i pazienti meno soddisfatti, il credito di
fiducia resta comunque notevole: ben 6 su 10 continuano a credere
nel chirurgo. Sono i dati emersi da un sondaggio realizzato
dall'Ispo (su un campione di 800 italiani) illustrato oggi in
occasione della presentazione del X Convegno di Primavera "La
Chirurgia italiana dal secolo scorso al futuro - Scienza,
Legislazione, Responsabilita'" della Societa' italiana di
chirurgia che si svolgera' a Catania dal 6 all'8 maggio.
Accanto alla fiducia di base, permangono, tuttavia, alcune aree
di preoccupazione: il 57% degli italiani teme che i chirurghi
tendano a rimandare l'operazione per tutelarsi dal rischio di
denuncia, il 49% che operino anche quando non necessario, il 46%
che pensino piu' a tutelarsi dal rischio medico-legale che alla
salute del paziente. Quattro intervistati su 10, poi, chidono
piu' "umanita'.
"La rapida diffusione dell'informazione, la pubblicita'
capillare di organizzazioni per l'assistenza medico-legale e la
pubblicazione di dati e articoli sull'incidenza delle denunce
fanno si che gli italiani siano molto informati sulle questioni
medico-legali- dichiara Enrico De Antoni, presidente Sic- i
timori sono comprensibili e sono il frutto di quella medicina
difensiva che abbiamo gia' dimostrato essere presente e sempre
piu' diffusa".
Per questo la Sic ritiene che sia controproducente sia per i
medici sia per i cittadini che le proposte di legge presentate in
tema di rischio clinico e responsabilita' civile e penale restino
ancora bloccate in Parlamento. Quanto al rapporto umano con i
pazienti e' "molto e' migliorato, ma dobbiamo senz'altro
impegnarci di piu'", aggiunge De Antoni.
"Va sottolineato che la colpa non e' solo dei medici, ma e'
legata all'organizzazione del sistema sanitario e ospedaliero,
oggi troppo impostato su un modello 'a catena di montaggio'- ha
commentato Rocco Bellantone, segretario generale Sic- Il processo
di aziendalizzazione ci rende tutti manager lasciando scarsissimo
spazio all'interazione e al rapporto umano. Inoltre, la figura di
un chirurgo di riferimento per il paziente, e' stata nel tempo
sostituita da team multi specialistici che possono dedicare un
tempo di contatto molto ridotto.
(Wel/ Dire)