(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 apr. - Un movimento di
partecipazione civica come Cittadinanzattiva e una societa'
scientifica come Acoi, l'Associazione dei chirurghi ospedalieri
italiani, per la prima volta insieme nelle piazze italiane per
celebrare la "Giornata europea dei diritti del malato", che si
svolgera' il prossimo 18 aprile. Il connubio, apparentemente
insolito, e' invece consolidato da una collaborazione proficua
che ha portato alla stesura della "Carta della Qualita'" in
chirurgia e, ancora, al "Progetto Qualita' e Sicurezza in sala
operatoria,"coordinato da Enrico Pernazza, che i chirurghi di
Acoi, in stretta sinergia con Cittadinanzattiva, si sono
attivamente impegnati ad inserire nelle proprie Unita' operative
e a diffondere su tutto il territorio nazionale di intesa con
l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.na.s).
La Giornata vedra' dunque la presenza in 65 citta' italiane di
Cittadinanzattiva con a fianco Acoi, per la sensibilizzazione e
l'informazione dei cittadini sui propri diritti in ambito di
salute. "I chirurghi di Acoi- spiega Rodolfo Vincenti, presidente
dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani- saranno
attivamente presenti per informare sulla necessita' e
sull'importanza che il 'Progetto Qualita' e Sicurezza in sala
operatoria' ha nella riduzione degli eventi indesiderati in
ambito di assistenza chirurgica. L'Acoi rappresenta l'unica
societa' scientifica italiana che ha fatto della ricerca della
sicurezza un obiettivo primario della sua azione- prosegue- e ha
l'ambizione di rappresentare un modello guida per tutti i
chirurghi italiani per poter fornire, oltre alle prestazioni di
alta qualita' professionale che gia' eroga, tutti i processi
organizzativi di sicurezza finalizzati alla riduzione degli
eventi non desiderati".
Ma il 18 aprile per Acoi sara' anche l'occasione per
festeggiare e 30 anni di attivita' dell'associazione che, come
sottolinea Vincenti, "nei suoi anni di vita ha reinterpretato e
attualizzato la figura del chirurgo", che oggi non e' solo colui
che "esegue tecnicamente l'intervento", visto che "passa almeno
meta' del tempo a sistemare attivita' di management, e questo
affinche' il risultato omnicomprensivo delle cure sia ottimo". In
sintesi, Acoi ha fatto dell'innovazione il suo cavallo di
battaglia, lavorando su un duplice obiettivo: "Innovazione e
management", per diffondere tra i chirurghi ospedalieri una
cultura manageriale orientata alla promozione dei processi di
cambiamento, alla gestione dei costi e al controllo dei
risultati, oltre che al miglioramento della qualita' del servizio
e della soddisfazione dell'utente. "Qualita' e sicurezza" per
completarsi, a fianco dei cittadini e delle istituzioni,
proponendosi come societa' scientifica in grado non solo di
offrire formazione, ma anche affiancamento, valutazione e
certificazione della qualita' e della sicurezza della chirurgia
italiana. In conclusione, Vincenti ricorda che "Acoi e' l'unica
associazione scientifica che lavora a fianco della politica e non
contro, per implementare e migliorare l'efficienza del sistema".
Attraverso una lettera aperta inviata a tutti gli assessori
alla Sanita' regionali, con data 11 gennaio 2010, i chirurghi
ospedalieri Acoi chiedono di "non tralasciare l'opportunita' di
offrire al personale chirurgico del Servizio sanitario regionale
corrette proposte formative sul tema dei processi di governo
clinico", e invitano inoltre tutti gli assessorati alla Sanita'
"a segnalare alle direzioni generali delle Aziende sanitarie ed
ospedaliere l'opportunita' di comandare alla partecipazione tutti
i dirigenti chirurghi, che non abbiano ancora conseguito il
certificato di formazione manageriale previsto dalle normative
vigenti. Non servono agenzie 'garanti'- sottolinea Acoi nella
lettera- serve maggiore formazione per tutti e la diffusione del
concetto della indispensabilita' del cambiamento culturale: la
gestione del rischio e la ricerca della qualita' sono gli
strumenti".
(Wel/ Dire)