(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 16 apr. - La pillola
abortiva puo' essere somministrata in day hospital, come anche in
regime di ricovero. E la Regione Emilia-Romagna, con le sue
procedure, rispetta in toto la legge 194. Oggi la giunta del
riconfermato Vasco Errani si pone definitivamente contro il
parere del Consiglio superiore di Sanita' (e indirettamente
contro il ministero della Salute) che invece prevede il ricovero
ordinario per l'interruzione di gravidanza medica.
Inviato dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, il parere
del Consiglio ha fatto scattare un'istruttoria sugli aspetti
tecnico-scientifici e giuridici dell'utilizzo della Ru486 in
Emilia-Romagna. L'assessore Giovanni Bissoni ha oggi trasmesso
alle direzioni generali e alle direzioni di ostetricia e
ginecologia delle Aziende sanitarie le valutazioni e gli
indirizzi regionali al riguardo. La validita' dei profili di
assistenza "e' stata confermata- si legge nella nota- dal
supplemento di istruttoria condotto dai direttori sanitari e dai
direttori di ostetricia e ginecologia delle Aziende sanitarie
nella riunione del 31 marzo scorso". E' stata presa in esame la
letteratura scientifica a fondamento del parere tecnico reso dal
Consiglio superiore di sanita', "rilevando come essa nulla
aggiunga o modifichi rispetto alle conclusioni cui si era giunti
in ambito regionale".
L'Emilia-Romagna, dunque, "ribadisce la possibilita' di
effettuare l'Ivg medica in day hospital che, nell'esperienza di
questi anni, ha dimostrato di garantire appieno la salute della
donna", si legge nella nota. La Regione, comunque, lascia aperta
la possibilita', per la donna e il medico, di scegliere il
ricovero ordinario.
La nota prevede anche ulteriori precisazioni rispetto alle
indicazioni del dicembre 2009 "per rendere piu' chiara la
possibilita' per la donna di effettuare l'Ivg medica in regime di
ricovero ordinario", mantenendo la finalita' della valorizzazione
dell'autonomia e della responsabilita' del personale medico.
Per quanto riguarda poi gli aspetti giuridici, la nota
dell'assessore Bissoni riporta le valutazioni della Commissione
di consulenza legislativa della Giunta regionale, che ha rilevato
"come le procedure scelte dall'Emilia-Romagna siano pienamente
coerenti con la legge 194 ed assunte nel legittimo esercizio
della competenza organizzativa regionale in materia di tutela
della salute". Il parere del Consiglio superiore di sanita',
sottolinea Bissoni, e' consultivo e "non ha effetti vincolanti
nei confronti dell'amministrazione pubblica (sia statale che
regionale) e, dunque, neppure nei confronti delle strutture del
Servizio sanitario pubblico". La Commissione di consulenza
legislativa evidenzia tra l'altro che "le indicazioni che il
ministero ha tratto dal parere del Consiglio superiore di sanita'
possono essere coerentemente collocate all'interno dei profili di
assistenza gia' adottati dalle strutture ospedaliere e dalle
Aziende sanitarie della regione".
Nel trasmettere le valutazioni e gli indirizzi regionali al
ministro Ferruccio Fazio, l'assessore Bissoni ha ribadito la
disponibilita' della Regione a partecipare all'eventuale
elaborazione di linee guida nazionali condivise, nel rispetto
delle procedure previste dalla legge in materia.
(Wel/ Dire)