SALUTE. ALCOL, IL 15% DEI GIOVANI "SBALLA" UNA VOLTA AL MESE
MODENA, CAMPAGNA DI PREVENZIONE CONTRO IL "BINGE DRINKING"
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 13 apr. - Il 15% dei giovani
modenesi tra i 18 e i 29 anni si "sballa" con l'alcol almeno una
volta al mese. Ma il fenomeno appare ancora piu' rilevante tra
gli adolescenti, dove si arriva a punte del 20%. Sono i dati di
alcuni studi sul "binge drinking", ovvero il consumo problematico
di alcol: importato dai paesi nordici e diffuso soprattutto fra i
giovani, consiste nell'assunzione di piu' bicchieri di alcolici a
stomaco vuoto, nello spazio di poche ore, con lo scopo di
raggiungere uno stato di ebbrezza. Contro questa modalita' di
consumo, cosi' come contro un certo modo di vivere l'aperitivo e
l'happy hour, e' stata concepita la campagna di prevenzione "C'e'
modo e modo di essere happy. Alcol, il piacere e' nei limiti",
ideata dalle Aziende sanitarie modenesi e partita la scorsa
settimana con vari appuntamenti in tutto il territorio
provinciale.
I nuovi dati relativi all'attivita' dei sette Centri
alcologici distrettuali, diffusi oggi in occasione della
presentazione della campagna, dimostrano che l'attivita' dei
servizi impegnati nella cura dei disagi provocati dall'alcol e'
in aumento: dal 1996, primo anno di vita dei Centri con 189 casi,
l'aumento degli utenti e' stato costante. Nel 2009 i centri (dove
sono all'opera equipe di professionisti formate da medici,
psicologi, infermieri, educatori e assistenti sociali per
garantire gli interventi di prevenzione, diagnosi e cura dei
disturbi da uso di alcol) hanno offerto consulenze a 1.127
persone con problematiche di consumo di alcol, e hanno seguito
con programmi personalizzati 845 persone (640 uomini e 205 donne)
con alcoldipendenza; di questi, 236 sono nuovi utenti visti per
la prima volta nel corso dell'anno. Rispetto al 2008, l'aumento
delle persone prese in carico e' stato del 9,3%, cioe' 216 in
piu'.
In base ai dati 2008 dello studio "Passi" (acronimo di
"Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia"), si
stima poi che in provincia di Modena le persone con dipendenza da
alcol siano almeno 8.000 e che i consumatori problematici siano
non meno di 80.000. Rientrano nel profilo di consumatori ad alto
rischio o problematici quei bevitori che eccedono quotidianamente
nei consumi dai limiti indicati dall'Oms, cioe' per i maschi due
unita' alcoliche e per le femmine un'unita' alcolica al giorno
(un'unita' alcolica corrisponde a una lattina di birra o un
bicchiere di vino o un bicchierino di liquore), quelli che
assumono alcol fuori pasto almeno una volta alla settimana e
quelli che presentano con una ricorrenza almeno mensile un
episodio di binge drinking. I dati 2008 dello studio Passi,
condotto su un campione rappresentativo della popolazione della
provincia di Modena, hanno evidenziato che i bevitori
problematici sono circa il 25% del totale: in particolare, il 16%
e' classificato come forte bevitore che eccede rispetto alla
soglia giornaliera indicata dall'Oms; il 9% consuma alcol
prevalentemente o almeno con regolarita' settimanale fuori pasto
a stomaco vuoto; il 7% e' classificato come bevitore "binge"
ovvero quale consumatore che almeno una volta al mese beve in
modo compulsivo, in due o tre ore, sei o piu' unita' alcoliche
fino ad ubriacarsi.
Riguardo al fenomeno del binge drinking, in particolare, tra i
giovani di 18-24 e 25-29 anni rispettivamente il 14,9% e il 14,4%
presentano almeno mensilmente un episodio di questo tipo
nell'ultimo anno, con punte massime del 22,1% tra i maschi di
18-24 anni. Inoltre un recente studio epidemiologico, effettuato
nel distretto di Sassuolo su un campione di 705 giovani di eta'
compresa tra i 15 e i 20 anni, ha evidenziato che il 20% e il 9%
di questi dichiarava che nell'ultimo mese aveva consumato bevande
alcoliche con modalita' binge rispettivamente almeno una e tre
volte.
La campagna di prevenzione promossa dalle Aziende sanitarie
modenesi "C'e' modo e modo di essere happy. Alcol, il piacere e'
nei limiti", che si svolge in una trentina fra locali, circoli e
scuole fino alla fine del mese di aprile (il programma completo
e' sul sito www.ppsmodena.it), e' sostenuta dalla Conferenza
Territoriale Sociale e Sanitaria ed e' realizzata insieme ai
gruppi di auto-aiuto attivi sul territorio provinciale (Alcolisti
Anonimi, Associazioni Club Alcolisti in Trattamento, Al-Anon),
col coinvolgimento di Comuni, associazioni di volontariato e
gestori di locali e in collaborazione con Ordine dei Medici,
Ordine dei Farmacisti, Federfarma Modena e Farmacie comunali di
Modena Spa.
La campagna ha visto come anteprima nel mese di marzo la
realizzazione di un corso sulle "nuove frontiere del bere"
promosso dalla Regione e organizzato in collaborazione tra
Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Azienda Usl e Polizia
Municipale di Modena: obiettivo del corso, diretto a gestori di
locali e barman, e' la sensibilizzazione degli addetti del
settore sulle tematiche inerenti al consumo rischioso di alcol. I
primi dati di un sondaggio condotto fra i 18 partecipanti al
corso (7 barman in discoteca, 4 in disco-pub, 4 in bar, 2 in
ristoranti e 1 in hotel) hanno evidenziato, per quanto riguarda
le caratteristiche della clientela, una serie di elementi: per 13
barman la maggior parte dei clienti ha un'eta' compresa fra i 18
e i 30 anni, le bevande piu' vendute sono quelle alcoliche,
mentre la classifica delle bevande vendute vede in testa i
superalcolici seguiti da cocktail, birra, aperitivi e vino.
(Wel/ Dire)
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