STUDIO AUSTRALIANO SFATA LUOGO COMUNE SULLE DONNE IN ATTESA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 apr. - Perdite di memoria e
di concentrazione durante la gravidanza? I medici australiani non
ci credono. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista 'British
Journal of Psychiatry', non vi sarebbe evidenza scientifica
all'ipotesi sostenuta da molti che le donne avrebbero problemi
durante i nove mesi di gestazione. La memoria rimane
sostanzialmente la stessa, affermano i ricercatori australiani
guidati Helen Christensen: "Parte del problema e' che i manuali
sulla gravidanza dicono alle donne che possono andare incontro a
problemi di memoria e di concentrazione -spiega la ricercatrice -
cosi' le donne e i loro partner sono pronti ad attribuire i vuoti
di memoria a un sintomo fisico della gravidanza. Le donne incinte
probabilmente spostano la loro attenzione dalle questioni di
lavoro alla nascita del bambino, mentre le neomamme si
concentrano solo sul nascituro". Piccole distrazioni o vuoti di
memoria si spiegano quindi con un cambiamento di tipo adattivo.
Il cervello della donna incinta, infatti, riconosce la
peculiarita' della nuova situazione e agisce di conseguenza. Non
starebbe in piedi, quindi, l'idea di un deficit cognitivo
provocato dalla gravidanza. Per arrivare alle loro conclusioni,
gli scienziati hanno coinvolto nello studio circa 1.300 donne fra
i 20 e i 24 anni, sottoponendole a una serie di test sulla
memoria. Per circa quattro anni, le donne hanno risposto ai test
a intervalli regolari. Alcune di loro erano incinte, altre
avevano gia' partorito. I risultati non hanno fatto emergere
nessun cambiamento rilevante nell'efficacia mentale delle donne
sottoposte a test, con particolare riferimento alla loro memoria.
Non e' stata, dunque, registrata alcuna differenza fra i
risultati delle donne in attesa e quelle non in gravidanza.
(Wel/ Dire)